Tripoli - Visita lampo di Paolo Gentiloni a Tripoli per portare il pieno sostegno "politico umanitario ed economico" dell'Italia al governo di unita' nazionale di Fayez al Serraj. Il ministro degli Esteri, primo alto rappresentante di un governo occidentale ad arrivare nel Paese dopo l'insediamento del governo, ha incontrato il premier designato e ha detto che "il messaggio principale che l'Italia ha voluto dare al Consiglio presidenziale libico e' un messaggio di appoggio sul piano politico, umanitario ed economico".
Sul piano politico, ha detto Gentiloni, perche' "in meno di due settimane dall'arrivo del governo a Tripoli si sono avuti progressi importanti nel sostegno di diverse componenti della realta' libica. Questo consolidamento deve ancora andare avanti e ci auguriamo che al piu' presto ci sia anche un voto del parlamento di Tobruk". Quanto al sostegno umanitario, ha proseguito, "oggi e' atterrato un C130 che porta sia generi alimentari di urgenza che kit medici". Gli aiuti italiani, ha spiegato ancora il ministro degli Esteri, saranno distribuiti nell'area di Tripoli e nell'ospedale di Bengasi. "Il nostro incontro - ha proseguito Gentiloni - ha anche posto le basi per tessere diversi fili di collaborazione bilaterale che si tradurranno nei prossimi giorni in incontri su temi particolari". Gentiloni ha citato nello specifico "gli incontri che avremo col ministro dell'Interno per aspetti legati alla sicurezza e all'immigrazione, e le visite imminenti del ministro della Sanita' e dei Trasporti, nelle quali affronteremo aspetti nel settori sanitario, del rilancio di progetti autostradali e dei collegamenti aerei tra i due Paesi". Il capo della diplomazia italiana ha spiegato che lavorera' con l'omologo libico anche "sul tema dei visti diplomatici".
Tutto questo "puo' sembrare guardare un po' troppo in avanti, ma credo che cosi' come al Sarraj e i vice presidenti hanno avuto il coraggio di stabilirsi a Tripoli, la comunita' internazionale deve avere coraggio nel guardare al futuro", ha detto ancora Gentiloni. "L'Italia - ha concluso - fara' la sua parte anche raccogliendo, come abbiamo fatto a dicembre, il sostegno della comunita' internazionale alla Libia, al Consiglio presidenziale e al governo di riconciliazione". E la visita "sara' la prima di una serie di visite dei paesi europei". Gentiloni ha sottolineato che occorre "dare come primo messaggio che il popolo libico e il governo sono gli unici a guidare le attivita' contro lo Stato islamico e la minaccia terroristica". Per il vicepresidente del Consiglio di presidenza libico, Ahmed Maitiq, "nella prossima fase la cooperazione aumentera' e dobbiamo concludere diversi accordi, come quello sui visti e sullo spazio aereo per i voli tra Europa e Libia tramite l'Italia". E' necessario "attuare una serie di accordi in campo petrolifero e di sicurezza", ha aggiunto. (AGI)