Bruxelles - I leader di Ue e India sono "fiduciosi" che l'udienza aperta oggi davanti il tribunale arbitrale dell'Aja riuscira' a chiarire il caso di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri della marina italiana arrestati nel febbraio 2012 dalle autorita' indiane con l'accusa di omicidio e al centro prima di un braccio di ferro tra Roma e Nuova Delhi e ora al centro di un procedimento penale internazionale. Nel comunicato stampa congiunto diffuso al termine del summit Ue-India, appena concluso a Bruxelles, i leader di entrambe le parti - i presidenti di Commissione e Consiglio Ue da una parte e il primo ministro indiano dall'altra - esprimono "fiducia nella procedura di arbitrato sul caso dei due maro' italiani attualmente in corso nel quadro delle Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, per cui sia l'Italia sia l'India sono fortemente impegnate". Da una parte l'Ue "condivide le preoccupazioni italiane" per una soluzione rapida del caso, mentre dall'altra l'India ribadisce "la necessita' di assicurare giustizia alle famiglie dei pescatori uccisi".
Il testo dei leader di Ue ed India sui due maro' e' stato oggetto di lunghe trattative. Fonti vicine al dossier rivelano che fino all'ultimo si e' lavorato alla versione definitiva, diffusa un'ora dopo rispetto a quanto annunciato dai servizi del Consiglio Ue a fine lavori. Il comunicato e' firmato dai presidenti di Commissione e Consiglio Ue e dal primo ministro indiano, ma al dibattito di oggi sui due fucilieri italiani ha partecipato anche l'Alto rappresentante dell'Ue, Federica Mogherini, che per tutto questo tempo ha seguito la vicenda per conto dell'esecutivo comunitario in costante contatto col governo italiano. (AGI)