Parigi - Tre uomini e una donna sono stati arrestati in un quartiere popolare del XIII arrondissement a Parigi e Saint-Denis. Uno di loro con l'accusa di "preparare azioni violente in Francia", ha spiegato il ministro dell'Interno Bernard Cazaneuve sottolineando che i "controlli sono ancora in corso". Il ministro ha chiesto "di mantenere un'estrema prudenza a proposito delle informazioni circolanti su un atto imminente", evitando di impiegare il termine ben piu' impegnativo di 'attentato' che era trapelato in un primo momento. Fonti riservate della polizia, del resto, avevano già smentito che i quattro preparassero un vero e proprio assalto terroristico, limitandosi a definirli "d'interesse" investigativo. Uno comunque è ai domiciliari. Il titolare dell'Interno ha quindi spiegato che si è arrivati a loro "sulla base di una segnalazione", ma che soltanto uno costituiva il vero obiettivo, mentre gli altri "facevano parte della sua cerchia". Del resto, stando alle anonime fonti inquirenti, erano già stati tutti posti sotto sorveglianza in vista di un "possibile piano d'attacco", la cui effettiva pericolosità non avrebbe comunque trovato poi conferma. Durante la perquisizione sono stati sequestrati computer e file informatici.
Malgrado le puntualizzazioni del suo ministro, François Hollande si è appelato "alla massima vigilanza" poiché, ha avvertito, "il livello della minaccia rimane elevato": tanto che lo stesso presidente francese ha citato espressamente l'operazione anti-terrorismo in atto da ieri a Bruxelles, e tuttora non conclusa.
Gli arrestati sono Aytac e Ercan B., fratelli di origini turche, e di Youssef E., quest'ultimo noto ai servizi anti-terrorismo, e la sua attuale compagna. Youssef E., francese di 28 anni, è stato condannato nel marzo 2014 a cinque anni di prigione. Poco più di un anno dopo è statorilasciato dal carcere di Fresnes ma il 29 febbraio 2016 posto agli arresti domiciliari. (AGI)