Carcere di Skien (Norvegia) - Anders Behring Breivik, lo stragista che nel luglio 2011 uccise 8 persone con un'autobomba al palazzo del Governo di Oslo e trucido' 69 adolescenti socialisti e laburisti massacrandoli uno a uno nell'isola di Utoya, ha promesso di lottare "fino alla morte" per il nazismo per cui ha dichiarato di "aver combattuto per 25 anni". Breivik ha anche accusato lo Stato norvegese di tentare "di ucciderlo per cinque anni" tenendolo in isolamento che ha descritto come "una tortura".
Questo il secondo giorno del processo a Breivik che ieri si e' presentato in aula ostentando un saluto nazifascista con il braccio destro teso in avanti. Il killer ha a sua disposizione tre celle di otto metri quadrati ciascuna: una per dormire, una per studiare, una per l'attivita' fisica. Nel carcere di Skien continua a ricevere centinaia di lettere di suoi ammiratori da tutta Europa.
Breivik fa causa alla Norvegia per "detenzione disumana"
La Norvegia, che aboli' l'ergastolo nel 1971, gli nega l'accesso a internet, perche' teme il suo lavoro finalizzato alla costruzione di una rete di estrema destra europea. Negato anche il contatto con altri detenuti, Breivik puo' parlare solo con il personale penitenziario. La sentenza prevede un massimo di 21 anni di carcere, ma, al termine della pena, una commissione stabilira' di 5 anni in 5 anni se Breivik e' ancora pericoloso socialmente. Il processo sulle condizioni carcerarie di Breivik durera' almeno fino a venerdi'. Marius Emberland, l'avvocato che difende lo Stato norvegese, ritiene che le misure adottate per il detenuto rispettino la legge e sottolinea: "Breivik e' un uomo estremamente pericoloso".(AGI)