CdV - Il numero dei sacerdoti e' calato in Europa di oltre l'8% tra il 2005 e il 2014, anche se a livello mondiale si registra nello stesso decennio un aumento di 9.381 preti - il cui numero totale e' passato da 406.411 a 415.792. Un fenomeno che, sottolinea la Sala Stampa della Santa Sede commentando i dati dell'"Annuarium Statiscum Ecclesiae", sembra essersi stabilizzato negli ultimi anni, mentre sono dimuniti sensibilmente gli abbandoni. In tema di vocazioni sacerdotali, a fronte di notevoli incrementi per l'Africa (+32,6%) e per l'Asia (+27,1%), oltre alla spaventosa diminuzione dell'Europa, sono in calo anche l'Oceania (- 1,7 %) e le Americhe, dove le vocazioni del Centro e del Sud non compensano i decessi e gli abbandoni del Nord. La diminuzione del clero e' in parte compensata dalla crescita quasi rrefrenabile del numero dei diaconi permanenti sposati, che costituiscono il gruppo in piu' forte evoluzione nel corso del tempo: da circa 33 mila nel 2005 hanno raggiunto quasi le 45 mila unita' nel 2014, con una variazione relativa di +33,5%.
L'aumento del numero dei diaconi sposati, ai quali in alcune diocesi vengono ormai affidate parrocchie e rettorie dove il sacerdote si reca periodicamente solo per ccelebrare la messa e confessare, si e' manifestato ovunque, tuttavia i ritmi di incremento permangono diversi fra le varie aree continentali: in Europa il loro incremento e' stato significativo, essendo passati in nove anni da poco meno di 11 mila a quasi 15 mila unita'. Anche in America la dinamica e' stata sostenuta: nel 2014 il numero e' salito a quasi 29 mila, da circa 22 mila nel 2005. "Questa figura - sottolinea la Sala Stampa delal Santa Sede - e' molto presente in America (specialmente quella del Nord) con il 64, 9% di tutti i diaconi del mondo, ed anche in Europa (32,6%). Scarsa e', invece, la presenza dei diaconi in Africa ed in Asia: questi continenti rappresentano appena l'1,7% della consistenza globale".
La nota che accompagna i dati si interroga sull'effettiva capacita' dei diaconi permanenti di coadiuvare i sacerdoti nell'espletamento dell'azione pastorale sul territorio, rilevando che essa "rimante tuttavia ancora contenuta". Attualmente, infatti, "la distribuzione dei diaconi ogni 100 sacerdoti residenti e' appena pari a 10,7 nel 2014 e va da un minimo di 0,48 in Asia ad un massimo di 23,5 in America". In Europa, il quoziente e' intorno all'8%, mentre in Africa 1,1 diaconi prestano servizio a fianco di 100 sacerdoti. Le dimensioni del fenomeno, pertanto, risultano ancora del tutto modeste, perche' la loro opera possa incidere in maniera significativa sull'equilibrio tra la domanda e l'offerta di ministero ai fedeli battezzati residenti sul territorio".
La Sala Stampa della Santa Sede rileva infine che "i diaconi tendono a manifestare una maggiore presenza sul territorio proprio laddove il rapporto fedeli battezzati per sacerdote risulta piu' carente". E' noto del resto che la diocesi del mondo dove il rapporto tra sacerdoti ordinati e diaconi sposati (che in questo caso indigeni) e' quella messicana di San Cristobal DLC, in Chiapas, dove Papa Francesco si e' recato in visita lo scorso febbraio. Mentre in Brasile si verifica lo stesso fenomeno.
Confermano l'impressione che il futuro sara' una pastorale sempre piu' affidata a coppie di sposi (con il marito diacono e forse un giorno prete) i dati relativi al numero dei seminaristi maggiori (diocesani e religiosi), che dopo una iniziale crescita che del 2005 si protrae sino al 2011, anno in cui si registra un ammontare pari al 105,4% di quello del 2005, fanno ora registrare una lenta ma continua discesa, che riporta il dato del 2014 ad un valore pari al 102,2% di quello di inizio periodo. Dunque anche se a livello globale i candidati al sacerdozio nel pianeta sono aumentati, passando dai 114.439 nel 2005 ai 116.939 nel 2014 la tendenza e' preoccupante in quanto nel 2011 i seminaristi avevano toccato il numero totale di 120.61. La diminuzione dei seminaristi maggiori, che si osserva nel totale tra il 2011 e il 2014, ha interessato tutti i continenti, con l'eccezione dell'Africa, dove i seminaristi sono aumentati del 3,8% (da 27.483 a 28.528 unita'). Si prospetta dunque in futuro, sottolinea la Sala Stampa della Santa Sede, "un ridimensionamento del ruolo del continente europeo e di quello americano. Anche in termini relativi rispetto al numero di cattolici, si conferma del resto il maggiore dinamismo dell'Africa e dell'Asia, con 133 candidati al sacerdozio per un milione di cattolici in Africa al 2014 e circa 247 in Asia. I valori europei (66) e americani (55), assai meno significativi e in diminuzione rispetto al 2005, suggeriscono un potenziale di minore copertura del fabbisogno dei servizi pastorali. Africa e Asia confermano il loro primato con 66 e 54 candidati, rispettivamente, mentre l'Europa conta 10 candidati ogni 100 sacerdoti, confermando il permanere di una stagnazione delle vocazioni sacerdotali. L'America e l'Oceania mantengono una posizione intermedia con 28 e 22 candidati al sacerdozio per 100 sacerdoti nel 2014. Complessivamente, tuttavia, si passa - grazie all'apporto di Africa e Asia - da 28,16 a 28,12 seminaristi maggiori per 100 sacerdoti. (AGI)