Ginevra - Migliaia di persone rischiano di morire di fame nelle aree della Siria sotto assedio: è l'ennesimo allarme lanciato dall'alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, il principe Zeid bin Raad Zeid al-Hussein della Famiglia Reale di Giordania, secondo il quale i civili intrappolati "in città e villaggi" siriani, "in alcuni casi circondati da anni", ammontano a quasi mezzo milione, cioe' nel complesso a circa 480.000. "La deliberata imposizione della fame alla popolazione quale arma da guerra è inequivocabilmente vietata" dal diritto internazionale, ha sottolineato il principe Zeid aprendo i lavori dell'annuale sessione del Consiglio Onu per i Diritti Umani, "e per estensione lo stesso vale anche per gli assedi". Solo a Madaya, cittadina di montagna una quarantina di chilometri a nord-ovest di Damasco, gli operatori umanitari hanno accertato che diverse decine di abitanti hanno perso la vita per gli stenti. (AGI)