Teheran - I primi dati ufficiali sulla partecipazione al voto per rinnovare il Parlamento e l'Assemblea degli Esperti iraniani registrano un'affluenza intorno al 60%: nelle prime elezioni tenute in Iran, dopo lo storico accordo sul nucleare a luglio e la revoca delle sanzioni a gennaio, hanno votato circa 33 milioni di iraniani su 55 milioni di cittadini chiamati alle urne. I primi risultati mostrano un crescente sostegno per gli uomini legati al presidente, il moderato Hassan Rohani, il che dovrebbe contribuire a promuovere una maggiore apertura dell'Iran verso l'Occidente.
I dati sull'affluenza sono stati resi noti dal portavoce del ministero dell'Interno, Hossein Ali Amiri, il quale ha segnalato che la cifra definitiva potrebbe ancora crescere man mano che si ricontano i voti in tutto il Paese. Il portavoce ha spiegato che e' stato conteggiato il 25% dei voti: i primi risultati saranno annunciati nel corso della giornata, il risultato finale e' improbabile arrivi prima di lunedi'. Tuttavia, secondo quanto scrivono le agenzie semiufficiali Fars e Mehr, dai primi risultati appare che anche se nessuno riuscira' a conquistare la maggioranza dei 290 seggi nel Majlis, il Parlamento iraniano, i riformisti e i moderati sono avviati ad aumentare la loro presenza, a svantaggio dei conservatori.
Ed un piu' ampio sostegno parlamentare e' destinato a rafforzare il peso di Rohani, anche se nel complicato sistema politico iraniano l'ultima parola spetta comunque alla Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei. (AGI)