Roma - Il sistema delle caste che suddivide rigidamente la società indiana e che e' alla base della recente ondata di violenze nello Stato di Haryana, non verrà superato facilmente. Almeno non nel profondo e non sotto l'attuale governo. Ne è convinto Vincenzo Vergiani, professore di sanscrito all'università di Cambridge ed esperto di indologia. All'origine delle violenze degli ultimi giorni nello stato settentrionale di Haryana, le proteste dei Jat, casta dominante nello Stato, che chiede di accedere a quote garantite nel lavoro e nell'istruzione come le caste inferiori. "E' il paradosso di misure amministrative come quelle dell'affermative action che assegna quote di accesso agli impieghi pubblici alle caste inferiori" spiega all'Agi Vergiani. "Ma se da una parte apre l'accesso e libera le classi dagli ostacoli, dall'altra le cristallizza perche' hanno accesso a quei servizi perche' appartenenti a caste inferiori".
E proprio "l'accesso alle risorse in senso lato, sia materiali che immateriali, rappresenta il più frequente motivo di scontro tra la popolazione indiana" continua il professore. A partire da quella di Haryana avviata da uomini "ben nutriti, vestiti - sottolinea Vergiani - Non sono gli ultimi, ma sono persone istruite e ben consce dei propri diritti. Non siamo di fronte a una ribellione istintiva e inconsapevole di chi è messo alle strette perche' non ha i mezzi per sopravvivere". Per il professore "da quando l'India è diventata una repubblica indipendente formalmente democratica si sono innescati meccanismi di democratizzazione nella società, quindi una tendenza a maggior eguaglianza sociale, con accesso a maggior numero di persone all'istruzione, con l'abolizione di discriminazione a livello di leggi, con il riconoscimento formale dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Dove la situazione lo permetteva questo ha consentito la mobilità sociale".
Ma per sradicare pregiudizi millenari la strada è ancora lunga: " Nell'induismo tradizionale è implicita l'idea di diversità di casta, diversità che risale alla nascita con tutto quello che comporta. E sebbene sia venuta meno la base giuridica che giustifica le caste, la concezione e l'atteggiamento delle singole persone nella vita di tutti i giorni varia molto da luogo a luogo. Si puo' lavorare fianco a fianco con un appartenente a una classe inferiore, ma rigettare l'idea di sposarlo o anche solo invitarlo al banchetto di nozze". Secondo Vergiani il governo di Narendra Modi non aiuta il superamento delle barriere: "il governo sta portando avanti una politica identitaria in cui l'appartenenza alla religione indù la fa da padrone a scapito dei musulmani e cristiani. Questo atteggiamento tende a esasperare questi fenomeni e non a superarli". (AGI)