L'Avana - Papa Francesco e il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill si sono abbracciati all'Avana, dove il primo - che e' diretto in Messico - ha raggiunto il secondo che vi sta compiendo una visita pastorale. Un gesto che richiama alla memoria un'altra prima volta: l'abbraccio di 50 anni fa a Gerusalemme tra Paolo VI e il patriarca ecumenico Atenagora a Gerusalemme. "Questo viaggio e' stato fortemente voluto da mio fratello Cirillo e da me", ha affermato poche ore fa Papa Francesco salutando nel volo da Roma i giornalisti che lo seguono nel suo 12esimo viaggio internazionale.
Subito dopo il primo saluto - in una sala dell'aeroporto Jose' Marti - tra un vescovo di Roma e il capo della piu' forte chiesa ortodossa, e' iniziato il colloquio privato che dovrebbe durare un paio d'ore e sara' seguito dallo scambio di discorsi e dalla firma di una dichiarazione congiunta che sancisce una convergenza tra le due chiese anche su temi caldi come la protezione che viene richiesta per i cristiani del Medio Oriente e particolarmente per quelli perseguitati in Siria e Iraq ma anche la difesa della famiglia fondata sul matrimonio uomo-donna che sta a cuore a entrambe le comunita' ecclesiali.
Oggi è un giorno di grazia. L'incontro con il Patriarca Kirill è un dono di Dio. Pregate per noi.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) February 12, 2016
Papa Francesco e il Patriarca Kirill hanno preso posto su due poltrone di legno con cuscini bianchi. Accanto a loro due interpreti, per il Papa un sacerdote della Segreteria di Stato di origini russe e per il patriarca un giovane laico dalle sembianze orientali. Il bianco e' il colore dominante perche' oltre all'abito del Papa e ai cuscini e' bianco anche il copricapo del patriarca russo. (AGI)