Roma - In Nigeria, prima tappa del suo terzo viaggio in Africa, Matteo Renzi ribadisce che "l'Italia e' un ponte geografico e politico con l'Africa". "Per me e' una priorita'", insiste il premier, che nella conferenza stampa ad Abuja con il presidente Muhammadu Buhari, assicura che "i terroristi sanno benissimo che la comunita' internazionale e' impegnata a distruggerli e noi li distruggeremo, con determinazione, perche' i nostri valori, le nostre idee, i nostri ideali sono troppo grandi per essere bloccati". "Per troppo tempo l'Africa e' stata trascurata e non e' stata considerata "una priorita'. Ho promesso ai miei figli e ai miei nipoti che la Nigeria diventera' uno dei piu' grandi Paesi al mondo", ha aggiunto Renzi, sottolineando l'importanza dell'amicizia e della cooperazione tra Italia e Nigeria, "Paese ricco di talenti e risorse". Il capo della polizia, Alessandro Pansa, ha firmato un memorandum con il capo della polizia nigeriana, Solomon E. Arase. L'intesa prevede una collaborazione tra le forze di polizia dei due Paesi nella lotta al traffico di esseri umani e il supporto delle autorita' nigeriane per il rimpatrio dei nigeriani che non hanno diritto a stare in Italia. L'Italia e' vicina alla Nigeria "negli sforzi contro Boko Haram e soprattutto nella lotta contro il terrorismo", ha sottolineato il presidente del consiglio, esortando "la comunita' internazionale" a "considerare l'Africa una priorita'.
Il premier ha poi affidato a Facebook il suo diario di viaggio. "Allora capisci che questo grande Paese va aiutato di piu'. Visitando questa terra non puoi non pensare alle ragazze bambine rapite due anni fa ormai da Boko Haram, al grido di dolore che il mondo levo' allora, ma che sembra dimenticato. Non puoi non pensare ai massacri continui, l'ultimo ieri, con testimoni che parlano di bambino bruciati vivi", ha scritto Renzi, che ad Abuja ha voluto trasmettere "il sentimento di amicizia da parte del popolo italiano". "Chiedono all'Europa e all'Italia piu' attenzione. Piu' sostegno. Piu' vicinanza. Noi siamo qui". Nella visita ad Abuja e' stato "impostato un lavoro comune su agricoltura, piccole e medie imprese, cooperazione internazionale oltre che sui tradizionali temi energetici". Del resto, ricorda Renzi, "la maggior parte degli immigrati che arriva in Italia dal nave e' di nazionalita' nigeriana. Alle anime belle che ci dicono 'Aiutiamoli a casa loro', che e' quello che stiamo cercando di fare. Ma lo facciamo mantenendo vivo il senso di umanita', i valori, gli ideali: questa e' la vocazione dell'Italia", e' la stoccata di Renzi, che ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Abuja, conferitagli, assieme alle chiavi simboliche della citta', dal ministro che sovraintende al territorio federale della capitale, Malam Muhammad Musa Bello. "Considero molto positive le possibilita' di fare alcuni investimenti in energia, petrolio e gas, soprattutto con Eni, ma anche in infrastrutture e logistica" in Nigeria, ha poi spiegato il presidente del Consiglio, mentre Buhari ha sotolineato che Eni in Nigeria ha avuto un ruolo importante nello sviluppo delle risorse petrolifere. "Abbiamo discusso soprattutto di societa' come Eni, che e' presente in Nigeria da oltre 40 anni". Non solo sicurezza ed energia, ma anche agricoltura, soprattutto a fronte della crisi dei prezzi del greggio, ha ricordato il presidente nigeriano. "L'agricoltura - ha detto - e' una delle aree che noi identifichiamo come prioritaria, soprattutto di fronte alla crisi di prezzi del greggio". (AGI)