Roma - Dalla riduzione del numero delle centrifughe alle ispezioni nei siti militari, ecco i punti chiave dell'accordo sul nucleare iraniano. Spetta ai tecnici dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) la verifica del rispetto da parte di Teheran dell'intesa siglata il 14 luglio 2015 a Ginevra.
Ecco cosa prevede l'intesa
- CENTRIFUGHE E ARRICCHIMENTO URANIO: l'Iran dovra' aver ridotto il numero delle centrifughe da 19mila a 5.060, impegnandosi a mantenere questo livello per 10 anni. L'arricchimento dell'uranio avverra' solo nella struttura di Natanz. A Fordow - il sito costruito in una montagna per prevenire eventuali attacchi - ne rimarranno altre 1.044 ma non per l'arricchimento dell'uranio. Teheran ha inoltre accettato una moratoria di 15 anni sull'arricchimento dell'uranio al di sopra del 3,67%; per lo stesso periodo di tempo non conservera' piu' di 300 chili di uranio a basso livello di arricchimento.
- ISPEZIONI NEI SITI: era una delle 'linee rosse' per l'ayatollah Ali Khamenei. In base all'accordo, le ispezioni nei siti non saranno automatiche ne' immediate. Il meccanismo prevede che Teheran possa appellarsi a un tavolo arbitrale composto da rappresentanti del proprio Paese e del 5+1, che votano a maggioranza. In totale potrebbero passare 24 giorni prima che l'Iran sia obbligato ad aprire le porte dei propri siti agli ispettori
- SANZIONI: dopo la verifica da parte dell'Aiea la revoca di tutte le sanzioni Onu, Usa e Ue contro Teheran.
- EMBARGO SULLE ARMI: l'embargo sulle armi restera' in vigore ancora per altri 5 anni; otto anni in caso di tecnologia legata ai missili balistici. (AGI)
(22 gennaio 2016)