Roma - L'Isis non risparmia nemmeno i genitori. Una madre siriana è stata assassinata a sangue freddo dal figlio ventenne con l'intento di dimostrare la fedelta' al califfo. La donna, di soli 40 anni è 'colpevole' di aver tentato di tutto per convincerlo ad abbandonare lo Stato Islamico. Quello avvenuto a Tabaka è solo l'ultimo di una lunga serie di un regime che fa della spettacolarizzazione dell'orrore il suo marchio di fabbrica.
27 dicembre - Afghanistan: Isis decapita 4 ostaggi, governativi fanno lo stesso. I filo governativi hanno lasciato le teste mozzate su paracarri lungo un strada.
17 dicembre - Due prigionieri al-Qaeda vengono fatti esplodere. In un video, le Brigate dei Martiri di al-Yarmuk, legati all'Isis, fanno saltare in aria con cariche esplosive due uomini dell'organizzazione rivale, i qaedisti del Fronte al-Nusra.
14 aprile - La Cnn racconta l'orrore di Hanan, 19 anni, schiava yazida venduta al 'mercato'. Un mercato della carne dove centinaia di giovani donne, ridotte in schiavitu', attendono i compratori che le portano via verso un altro inferno, un matrimonio forzato fatto di botte e violenze sessuali. La 19enne yazida, Hanan, viene rapita dagli jihadisti dell'Isis in Iraq convinti, come recita il magazine dello Stato islamico, che "rendere schiavi le famiglie degli infedeli e prendere le loro donne come concubine è un aspetto stabilito fermamente dalla Sharia".
7 aprile - "Ho visto due miliziani dell'Isis che tiravano al pallone con una testa decapitata come se giocassero a calcio": il racconto choc arriva da un adolescente palestinese, fuggito dal campo profughi di Yarmuk, alle porte di Damasco, da sabato occupato dagli jihadisti dello Stato islamico. Amjaad Yaaqub, 16 anni, è riuscito a salvarsi poiché i miliziani lo hanno dato per morto dopo averlo aggredito e picchiato. "Sono venuti nella mia casa a cercare mio fratello che fa parte dei Comitati popolari palestinesi. Mi hanno picchiato finché non sono svenuto e hanno pensato che fossi morto", ha raccontato il ragazzo, che ha ancora un occhio gonfio e il mento tumefatto.
3 febbraio - L'orrore sbarca ancora una volta sul web, rilanciato dai social network. Un video mostra il pilota giordano, Muad Kasasbeah, in mano allo Stato islamico che viene bruciato vivo. L'uomo è chiuso in gabbia con una lingua di fuoco che procede verso di lui; subito dopo appare avvolto dalla fiamme e in un'altra si vedono i resti del corpo carbonizzato.
20 gennaio - Orrore a Mosul: 13 bambini vengono uccisi per aver visto partita tv. Qualche giorno prima un video girato sempre a Mosul documenta l'esecuzione di sue uomini accusati di omosessualità e gettati giù da una torre. (AGI)
(8 gennaio 2016)