Washington - Occorre "lavorare insieme per definire una risposta internazionale forte e unitaria al comportamento incosciente della Corea del Nord". E' l'impegno che il presidente americano Barack Obama ha condiviso con il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, e con la presidente della Corea del Sud, Park Geun-Hye, durante due distinte telefonate per discutere della minaccia atomica di Pyongyang. Lo ha reso noto la Casa Bianca.
I leader "condannano i test e concordano nel ritenere le azioni della Corea del Nord una violazione degli impegni e degli obblighi internazionali - informa la nota di Wasghington - comprese diverse risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu".
Durante la telefonata con Abe, Obama ha ribadito, "l'indissolubile impegno per la sicurezza del Giappone". Il presidente Usa si e' inoltre congratulato con la Park e Abe per la risoluzione della crisi tra Corea del Sud e Giappone sulle "donne conforto".
Intanto, le autorita' giapponesi hanno fatto sapere di non aver registrato variazioni nei livelli di radioattivita' nell'aria dopo il nuovo test nucleare annunciato dalla Corea del Nord. L'authority di controllo sul nucleare non ha trovato iodio ne' cesio nei campioni di polvere raccolti nel pomeriggio di mercoledi' da tre aerei da ricognizione delle Forze di autodifesa, l'esercito nipponico, che hanno sorvolato l'arcipelago del Giappone volando a un'altitudine tra i 3 e i 10 chilometri. Neanche le 300 postazione di misurazione collocate sul territorio giapponese hanno rilevato irregolarita' nei livelli di radiazione tra il pomeriggio di martedi' e stamane. I test di misurazione di eventuali residui radioattivi sono stati compiuti dal Giappone dopo l'annuncio del regime di Pyongyang di aver effettuato il primo test nucleare con una bomba all'idrogeno, un'affermazione che pero' ha lasciato molti dubbi negli esperti. Il ritrovamento nell'aria di tracce di materiale radioattivo offrirebbe ovviamente informazioni utili sulla natura dell'esperimento nucleare portato a termine da Pyongyang. Tuttavia neanche dopo l'ultimo test nucleare nordcoreano, nel 2013, gli aerei da ricognizione nipponici trovarono tracce di questo tipo, il che potrebbe indicare che gli scienziati del regime sigillarono completamente il tunnel sotterraneo dove ebbe luogo l'esplosione.
In risposta al test nucleare del regime di Pyongyang, la Corea del Sud ha annunciato che limitera' l'accesso dei suoi concittadini al poligono industriale intercoreano di Kaesong e che riprendera' a diffondere messaggi di propaganda a pieno volume diretti verso la Corea del Nord. I messaggi di propaganda riprenderanno domani a mezzogiorno", nella notte italiana, ha precisato un portavoce della Casa Blu, la presidenza sudcoreana. Quanto a Kaesong, il ministero dell'Unificazione ha spiegato che "per il momento" permettera' solo che gli imprenditori sudcoreani coinvolti nel funzionamento delle fabbriche del complesso industriale possano entrare; e non ha chiarito quando tempo durera' la misura. Un portavoce del poligono ha spiegato all'agenzia Yonhap che saranno solo un centinaio i sudcoreani che potranno entrare giornalmente o pernottare a Kaesong, meno del 10% del numero consueto, se si tiene conto che sono circa 1.200 quelli che ogni giorno hanno il permesso di accedere alle installazioni.
(7 gennaio 2016)