Londra - Mentre nel Regno Unito si cerca ancora di fare la conta dei danni per il maltempo che nei giorni scorsi ha flagellato il nord dell'Inghilterra, una nuova tempesta, battezzata "Frank" dai meteorologi, andrà a infrangersi contro le coste britanniche a partire dalla serata di oggi. Le zone più a rischio, spiega la Bbc, sono ancora una volta la Cumbria e la Scozia meridionale e centrale, già oggetto di allagamenti nelle scorse settimane; ripercussioni si avranno anche sulle città di York, Manchester e Leeds, colpite negli ultimi due giorni dalle inondazioni. Nel pomeriggio di lunedì, il premier britannico David Cameron è andato a portare la sua solidarietà proprio alla popolazione di York, città dove migliaia di abitazioni sono state evacuate. Sull'operato del governo intanto si scatena la bufera, perché diversi parlamentari hanno accusato l'esecutivo di aver sottostimato il rischio e soprattutto di non aver speso abbastanza per la messa in sicurezza dei territori. L'accusa all'esecutivo, del resto, da tempo è sempre la stessa: in un Regno Unito che chiede maggiore potere alle autonomie locali, si imputa al governo una differenza di spesa pubblica fra sud e nord del Paese troppo alta, con il meridione e la capitale privilegiati nei capitoli degli investimenti. Intanto, i danni lasciati dalla tempesta Eva, che ha flagellato parte del regno di Sua Maestà nei giorni a cavallo di Natale, potrebbero essere superiori agli 1,5 miliardi di sterline, oltre 2 miliardi di euro al cambio attuale. (AGI)
(29 dicembre 2015)