Washington - La coalizione anti-Isis deve impegnarsi maggiormente nella lotta ai terroristi e anche l'Italia è pronta a fare di più. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel suo intervento al Pentagono dopo la riunione del Consiglio di sicurezza. "Così come gli Stati Uniti si stanno impegnando maggiormente nella lotta allo Stato Islamico - ha detto Obama - gli altri Paesi devono fare lo stesso. Per questo ho chiesto al ministro Carter di andare in Medio Oriente". Il presidente Usa ha quindi citato l'Italia aggiungendo che il nostro Paese è pronto a fare di più. Compito del titolare della Difesa Usa, Ash Carter, sarà quello di "lavorare con i partner della coalizione affinchè ci sia più supporto su questo fronte".
"Stiamo colpendo l'Isis più duramente che mai". Lo ha detto il presidente Barack Obama al Pentagono, dopo la riunione con il consiglio di sicurezza. "Continua ad essere una lotta difficile", ha sottolineato il presidente americano riconoscendo la necessita di progressi più tempestivi. Ma la strategia va avanti, ha assicurato, e insieme ai partner della coalizione, stiamo colpendo i leader dello Stato islamico "uno per uno".
Obama, definendo l'incontro al Pentagono, una riunione "regolare", ha sottolineato come la strategia Usa di lotta all'Isis sia fondata su quattro pilastri: scovare ed eliminare i terroristi, formare ed equipaggiare le forze di opposizione in Siria, contrastare il reclutamento e la propaganda ed usare la diplomazia per porre fine alla guerra civile siriana. "Stritolando il loro cuore, rendiamo più difficile per l'Isis diffondere la sua propaganda e il suo terrore nel mondo", ha affermato il presidente. Sottolineando poi i progressi fatti fino a questo momento, Obama ha detto che l'Isis ha perso "migliaia di metri quadri di territori" e ha fatto i nomi dei leader dell'Isis uccisi in Siria, Iraq e Libia inviando un messaggio chiaro ai terroristi: "voi sarete i prossimi". (AGI)
14 dicembre 2015