È di almeno 12 morti e quattro feriti il bilancio del terribile incendio divampato nella serata di giovedì a New York, nel Bronx. Fra le vittime anche diversi bambini: tre di uno, due e sette anni, e un quarto non ancora identificato. Il fuoco, divampato al primo dei cinque piani di una palazzina a due passi dallo zoo del Bronx. L'incendo è stato causato da un bambino che giocava con un fornello da cucina in un appartamento a un piano basso del palazzo. Quattro persone sono gravissime e lottano tra la vita e la morte.
È il peggior incendio a New York da 27 anni. Il sindaco della Grande Mela, Bill de Blasio, ha parlato di "tragedia indicibile": "Nel pieno delle festività natalizie, un tempo in cui le famiglie sono insieme, stasera qui nel Bronx ci sono famiglie che sono state distrutte". De Blasio ha avvertito che il bilancio potrebbe peggiorare: gli altri quattro residenti dell'edificio al civico 2363 di Prospect Avenue rimasti feriti versano infatti in gravissime condizioni.
Le fiamme si sono rapidamente propagate ai piani superiori dell'edificio, che ha 25 appartamenti. Le vittime sono state trovate in piani diversi. Lavorando al gelo della notte, tra fiamme spaventose, i 170 vigili del fuoco intervenuti hanno tratto in salvo almeno 12 persone. Il bimbo di un anno morto è stato trovato nelle braccia della madre, anche lei senza vita, che ha tentato disperatamente di proteggerlo dalle fiamme.
"C'era un sacco di gente che usciva in barelle, ustionata", ha raccontato una testimone. "C'era il fuoco, fiamme davvero davvero brutte, era pazzesco". Fra le vittime, tre donne di 19, 37 e 63 anni, e una non identificata, oltre a quattro uomini. Almeno tre delle persone che hanno perso la vita erano componenti di una stessa famiglia.
Si è trattato del più grave rogo a New York dal 25 marzo 1990, quando 87 persone morirono in quello che venne ribattezzato l'Happy Land Fire. In quel caso l'incendio fu doloso: un profugo cubano, Julio Gonzalez, appiccò le fiamme a una discoteca, sempre nel Bronx, l'Happy Land Social Club, dove lavorava la sua ex fidanzata. Dopo un estremo tentativo di riconquistarla conclusosi in una lite, Gonzalez versò alcuni litri di benzina all'interno del locale e attorno all'unica uscita; poi con due fiammiferi diede il via alle fiamme e abbassò la saracinesca di metallo. Le vittime furono in gran parte giovani della comunità honduregna. La ragazza fu una delle sei persone che riuscì a sfuggire all'inferno di fiamme.