Chissà se anche le moto volanti avranno una serie tv, come Chips. Intanto però la polizia di Dubai le sta testando. L'obiettivo è renderle operative entro il 2020. I velivoli sono un incrocio tra una moto comune (cui somigliano nella seduta, nelle linee e nella posizione di guida) e un drone: sono dotati di quattro eliche.
Com'è fatta la moto volante
Il veicolo si chiama “S3 2019 Hoverbike” ed è sviluppato dalla startup californiana Hoversurf, fondata nel 2015 e con sede a San Francisco. Come altre tecnologie volanti che puntano a muoversi in aree urbane, la moto è a decollo e atterraggio verticale. Cioè come un elicottero, in modo da aver bisogno di poco spazio per librarsi in volo.
La Hoverbike costa 150.000 dollari, è elettrica e realizzata in fibra di carbonio. È quindi molto solida ma allo stesso tempo leggera: 115 chilogrammi. Grazie alle quattro eliche, può sollevarsi fino a cinque metri da terra e sfiorare i 100 chilometri orari. L'autonomia è ancora risicata: con un poliziotto a bordo, la moto vola per 10-25 minuti. Ma può essere utilizzata anche in modalità “drone”, senza pilota. In questo modo, dovendo spostare meno peso, può viaggiare per 40 minuti.
C'è ancora una lunga strada da fare, fatta di test e migliorie. Paiono ad esempio piuttosto rischiosi i rotori esposti, senza barriere protettive. Ma Hoversurf afferma di poter fornire alla polizia di Dubai già 40 moto se decidesse di adottarle nei prossimi due anni. La loro applicazione dovrebbe essere limita, almeno all'inizio, alle aree più difficili da raggiungere.
La polizia robotica di Dubai
Non è certo la prima volta che la polizia di Dubai sperimenta nuove tecnologie. Nel maggio 2017, durante la Gulf Information Security Expo & Conference (forum locale dedicato alla sicurezza) ha esordito il poliziotto-robot Reem, sviluppato da Pal-Robotics. Alto 170 centimetri e pesante circa 100 chilogrammi, si muover grazie a un carrello.
È stato utilizzato per indirizzare i visitatori della fiera, ma è concepito per fare da vigile e da guardia giurata. Può infatti assistere i visitatori e fornire loro indicazioni. Ma può anche svolgere ruoli di sorveglianza accanto al personale umano. Quello dell'Emirato è stato anche il primo governo ad aver avviato, nel settembre 2017, i test per i taxi volanti: i velivoli sono quelli della startup tedesca Volocopter. Per il momento sono costruiti per un pilota e un passeggero ma l'obiettivo è trasformarli in droni autonomi.