Cappello, occhiali da sole, maschera da sci, scarponi e giacca a vento pesante: è questo l'abbigliamento adeguato per chi vuole andare in montagna. A maggior ragione, se si vuole affrontare il Monte Bianco, che con i suoi 4.810 metri è la montagna più alta delle Alpi. Ma non tutti sembrano capirlo. E Jean-Marc Peillex, sindaco di Saint-Gervais, paesino francese alle falde del monte, ha deciso di passare alle maniere 'forti', riferisce il Guardian: chi non dimostrerà di essere attrezzato adeguatamente verrà multato.
Multa simbolica
Certo, la somma è più che altro simbolica, 38 euro, ma l'intento è più che altro educativo. Si è reso necessario dopo che negli ultimi tempi si è registrata una serie di morti e feriti tra gli alpinisti - o presunti tali - che si sono avventurati per la montagna con scarpe più appropriate per una "passeggiata della nonna in città", come ha commentato Stéphane Bozon della gendarmeria di Chamonix, all'indomani del decesso di un francese di 46 anni mentre tentava l'ascesa del Monte Bianco lungo la via Goûter. "Sono furioso - ha sottolineato - il Monte Bianco è alpinismo con la A maiuscola. Questa è stata invece una montagna di stupidità. Può essere stato un buon corridore, ma sicuramente non conosceva i pericoli della montagna".
E non è stato l'unico: nell'ultimo mese i soccorritori hanno recuperato i corpi di alpinisti dalla Repubblica Ceca, Corea e Ucraina mentre ancora non si hanno notizie di una 35enne giapponese che risulta dispersa.
Pareri contrari: "E' controproducente"
L'iniziativa di Peillex è stata accolta da sentimenti contrastanti: sebbene l'obiettivo fosse 'educare' gli aspiranti alpinisti a rispettare la montagna e i rischi che questa comporta, dal cambio repentino del tempo a possibili frane o valanghe, c'è chi - come l'alpinista Lionel Tassan - secondo cui il decreto potrebbe essere "controproducente" dal momento che dalla lista di equipaggiamento mancano elementi fondamentali con l'elmetto e i guanti. "In questo modo fai credere a certa gente che se hanno questo equipaggiamento sono preparati, senza considerare la questione dell'esperienza".
Per il magazine specializzato sull'alpinismo, l'Equipe, il tema è ancora più controverso e sottile: "Una multa di 38 euro sarà abbastanza per dissuadere i camminatori determinati a fare l'ascesa del Monte Bianco in un giorno o per convincere i neofiti a impiegare i servizi di una guida?".
Ma per il sindaco, il rischio semmai è che la decisione resti lettera morta perché non ci sono abbastanza gendarmi per farla rispettare. Da qui, la richiesta al ministro degli Interni, Gérard Collomb, di inviare altri uomini per rafforzare il contingente e poter lanciare avvertimenti a voce o in caso fare le multe.