Sono rimasti stupiti anche i funzionari dell'Ufficio nazionale di statistica mongolo, che pure alla lunghezza dei nomi nel Paese sono abituati. I risultati di uno studio istituzionale pubblicato oggi riportano difatti il record onomastico di un uomo censito con un nome di 45 lettere, il più lungo fra i cittadini mongoli.
Non conosciamo il necessario abbreviativo dell'uomo, ma soltanto l'appellativo esteso: trascritto dal mongolo ammonta a 45 lettere in alfabeto latino e a 41 in cirillico: Nominchuluunukhaanzayamunkherdeneenkhtuguldur. E' secondo per sole due lettere in meno sia in latino sia in cirillico un signore che si chiama Munkhmainbayarpurevsaikhantungalagsukhgombo. (E pensare che Massimo Troisi, nelle battute finali di "Ricomincio da tre", sconsigliava per un bambino, come troppo lungo, il nome di Massimiliano...).
Il nome proprio più usato? "Gioiello duraturo"
L'ufficio statistico ha anche rilevato quali sono i nomi propri più diffusi in Mongolia: tra i maschi il primo posto spetta a Bat-Erdene ("Gioiello duraturo"), che è portato da oltre 15 mila mongoli; seguono Khulan (12.033 persone); Otgonbayar (11.251 persone); Temuulen (11.484).
In Mongolia è inoltre diffusa l'usanza di chiamare i bambini coll'appellativo famigliare di Nergui ("Senza nome"), per confondere gli spiriti maligni specialmente nelle case dove un fratellino sia già stato perduto in tenera età (usi simili sono tipici anche delle famiglie cinesi tradizionali).