Torna l'allarme terrorismo negli Usa. Una pioggia di pacchi bomba indirizzati agli esponenti del partito democratico, tra New York, Washington e la Florida, ha scosso il Paese a due settimane dal voto di Midterm. Il governatore di New York, Andrew Cuomo, lo ha considerato "un atto di terrore". E gli investigatori si concentrano sul "terrorismo interno".
E' un atto "esecrabile", ha detto il presidente, Donald Trump, esortando il Paese all'"unità", perchè, ha avvertito, "negli Usa non c'è spazio per la violenza politica". "Stiamo utilizzando tutte le risorse a disposizione per assicurare i colpevoli alla giustizia", ha aggiunto, assicurando che la sicurezza del popolo americano è la sua più "assoluta priorità".
Il primo allarme
L'allarme è scattato quando sono stati intercettati due involucri indirizzati all'ex presidente Barack Obama e all'ex segretario di Stato, e candidata alle ultime presidenziali, Hillary Clinton, a New York. Poi un terzo pacco è arrivato all'ufficio smistamento nella sede del Time Warner, nel cuore di Manhattan, che ospita la Cnn: l'edificio è stato evacuato e l'ordigno è stato trasferito poi in un laboratorio della polizia nel Bronx.
La zona è stata messa in sicurezza e i residenti sono stati invitati a mettersi a riparo. Il pacco era indirizzato all'ex capo della Cia, John Brennan, attualmente consulente della Msnbc. E ancora: un edificio a Sunrise in Florida è stato evacuato per un pacco indirizzata all'ex presidente dei democratici, la deputata Debbie Wasserman Schultz. In realtà lei risultava la mittente, il pacco è tornato indietro perché l'indirizzo del destinatario vero, l'ex ministro della Giustizia di Obama, Eric Holder, era errato. Poi due pacchi all'ex vicepresidente Joe Biden e alla deputata democratica Maxine Waters.
Falso allarme sulla Casa Bianca
Nelle stesse ore è stata diffusa la notizia anche di un pacco indirizzato alla Casa Bianca, ma smentita nel giro di qualche minuto dal Secret service. E' stato invece lo stesso governatore Cuomo a confermare che anche lui è stato destinatario di un congegno esplosivo. Infine un ultimo pacco sospetto è stato localizzato nell'ufficio di smistamento nell'area del Campidoglio, indirizzato alla deputata dem californiana Maxime Waters, che di recente ha incoraggiato i suoi sostenitori a infastidire pubblicamente i rappresentanti dell’amministrazione Trump, ed era stata invitata dal presidente a stare "attenta".
“Opera della stessa mano”
La serie di pacchi, contenenti ordigni artigianali formati da tubi riempiti di esplosivi (in quella intercettato alla Cnn c'era anche della polvere bianca), molto probabilmente "per opera della stessa mano" è partita con quello consegnato, sempre nella periferia di New York, al filantropo miliardario George Soros. La Casa Bianca ha condannato immediatamente le minacce: "Le prendiamo molto sul serio e i responsabili avranno la massima pena", ha assicurato la portavoce Sarah Sanders in una nota.
Il vice presidente, Mike Pence, non è stato da meno: "Azioni codarde e vili che non hanno posto in questo Paese. Sono grato per la rapida risposta del Secret Service, dell'Fbi e delle forze dell'ordine locali. I responsabili saranno portati davanti alla giustizia", ha assicurato.
“Un tempo di odio”
Proprio al capo della Casa Bianca si sono rivolti, invece, il sindaco e il governatore di New York, Bill De Blasio, e Cuomo. "E' un tempo caratterizzato da odio e divisione, non ha senso esacerbarlo. Lo dico a tutti quelli che hanno un incarico pubblico: non incoraggiate la violenza, non incoraggiate l'odio", ha esortato il sindaco. "Si può non essere d'accordo, ma bisogna dimostrare rispetto. Purtroppo questa atmosfera di odio sta contribuendo nelle scelte delle persone che decidono di passare alla violenza", ha aggiunto. Dello stesso tono le dichiarazioni di Cuomo: "Questo è un anno politico, mancano solo alcune settimane alle elezioni. Però abbiamo attraversato molte stagioni politiche; abbiamo delle differenze di idee e questo è positivo per la democrazia. Quello che non è positivo è un estremismo che spinge le persone alla violenza. Alla fine della giornata, possiamo avere idee diverse, ma questo è un Paese unico, siamo tutti americani".
La preoccupazione dei Clinton
Hillary Clinton non era a casa, è impegnata in Florida per la campagna elettorale, c'era invece il marito Bill Clinton. "Stiamo bene grazie ai servizi segreti che hanno intercettato il pacco prima che arrivasse da noi", ha dichiarato Clinton. "E' un momento turbolento, di profonde divisioni, dobbiamo fare tutto quello che possiamo per riportare il Paese unito. Dobbiamo eleggere candidati che combattano per tutti, che siano capaci di guardare al futuro per capire che sfide dobbiamo affrontare oggi, in modo che i nostri figli e nipoti abbiamo le stesse possibilità. Personalmente sto bene, ma come cittadina sono preoccupata. Ho questi due fantastici nipotini e penso al loro futuro", ha confessato.