Andres Manuel Lopez Obrador si è insediato alla presidenza del Messico, promettendo di soddisfare la richiesta di cambiamento "radicale" fatta da molti messicani, che puntano sulla sua forte personalità per superare i tanti ostacoli che ha davanti: la corruzione, la criminalità, i problemi alla frontiera con gli Usa.
Durante la cerimonia di insediamento, Lopez Obrador ha detto di essere consapevole delle aspettative dei messicani, ha aggiunto di essere ottimista e ha anche ammesso di "non poter sbagliare": prima del giuramento, ha raccontato del giovane ciclista che lo ha accompagnato per alcuni metri lungo il tragitto da casa verso la Camera dei Deputati. "Abbiamo fiducia in te", gli ha gridato l'entusiasta ciclista mentre pedalava a fianco dell'auto presidenziale, nonostante la velocità e i poliziotti in moto. "Stamane, mentre venivo qui, ho incontrato un giovane in bicicletta e mi ha detto: 'Non hai il diritto di sbagliare'. È l'impegno che prendo con la gente: non ho il diritto di fallire".
Un "anti-sistema" veterano
La frase è diventata un po' il leit-motive della giornata, considerate le enormi aspettative generate dal suo arrivo alla presidenza del Messico. Il primo luglio, Lopez Obrador ha vinto le elezioni con oltre il 53% dei voti: aveva concentrato la sua campagna sulla lotta alla corruzione, un messaggio che ha fatto risuonare le corde del cuore di tanta gente, esasperata dagli scandali che hanno caratterizzato il mandato del presidente uscente, Enrique Pena Nieto.
Nonostante la lunga carriera politica, Lopez Obrador ama presentarsi come un candidato "anti-sistema": ha preannunciato la vendita dell'aereo presidenziale, vuole trasformare la residenza di Los Pinos in un centro culturale, ha promesso di dimezzare gli stipendi dei funzionari, ma anche il proprio, e vuole continuare a vivere nel suo appartamento nella capitale. Il suo progetto è anche focalizzato sulla lotta contro la povertà e il neoliberismo che hanno caratterizzato il Messico degli ultimi anni.