Mastercard ha deciso di sospendere i servizi di rete in Russia. La decisione - si legge in un comunicato - deriva dalla recente azione per bloccare più istituti finanziari dalla rete di pagamento Mastercard, come richiesto dalle autorità di regolamentazione a livello globale. Con questa azione, le carte emesse dalle banche russe non saranno più supportate dalla rete Mastercard. Inoltre, qualsiasi Mastercard emessa al di fuori del paese non funzionerà presso i commercianti o gli sportelli automatici russi.
"Non prendiamo questa decisione alla leggera. Mastercard opera in Russia da oltre 25 anni. Abbiamo quasi 200 colleghi che rendono questa azienda così fondamentale per molti stakeholder", prosegue la nota.
"Per più di una settimana, il mondo ha assistito agli eventi scioccanti e devastanti risultanti dall'invasione russa dell'Ucraina. I nostri colleghi, i nostri clienti e i nostri partner sono stati colpiti in modi che la maggior parte di noi non poteva immaginare", si legge ancora nel comunicato..
"Questi sono stati e continueranno ad essere giorni molto difficili, soprattutto per i nostri dipendenti e le loro famiglie in Ucraina; per i nostri colleghi con parenti e amici della regione; per i nostri colleghi in Russia; e per il resto di noi che stiamo guardando da lontano. Mentre facciamo questo passo, ci uniamo a tanti altri nella speranza e nell'impegno per un futuro più positivo, produttivo e pacifico per tutti noi", conclude la nota.
Usa e Polonia al lavoro per fornire aerei a Kiev
Secondo media statunitensi, gli Stati Uniti stanno lavorando a un accordo in base al quale la Polonia invierebbe aerei da combattimento dell'era sovietica in Ucraina in cambio di caccia americani F-16.
"Stiamo lavorando sulle capacità che potremmo fornire per rifornire la Polonia se decidesse di trasferire gli aerei in Ucraina", ha detto un portavoce della Casa Bianca, mentre un funzionario polacco ha sottolineato: "La Polonia non è in stato di guerra con la Russia, ma non è un paese imparziale, perché sostiene l'Ucraina come vittima di un'aggressione. Considera, tuttavia, che tutte le questioni militari devono essere una decisione della Nato nel suo insieme".
Scholz vede Bennett, obiettivo comune la fine della guerra
In serata il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha incontrato il primo ministro israeliano, Naftali Bennett. "L'obiettivo comune rimane quello di porre fine alla guerra in Ucraina il più rapidamente possibile. Lavoreremo su questo con tutte le nostre forze". Afferma su Twitter il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit.
Am Abend hat sich @Bundeskanzler Scholz mit dem iraelischen Premierminister @naftalibennett getroffen. Gemeinsames Ziel bleibt es, den Krieg in der #Ukraine so schnell wie möglich zu beenden. Daran werde man mit aller Kraft arbeiten. https://t.co/OaJiN9N66U pic.twitter.com/4LDN2S8RVA
— Steffen Hebestreit (@RegSprecher) March 6, 2022
Zelensky, ho parlato con Biden di sicurezza e sanzioni
"Ho avuto un'altra conversazione con Joe Biden. All'ordine del giorno, questioni di sicurezza, sostegno finanziario all'Ucraina e il proseguimento delle sanzioni contro la Russia". Lo scrive su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
As part of the constant dialogue, I had another conversation with @POTUS. The agenda included the issues of security, financial support for Ukraine and the continuation of sanctions against Russia.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 6, 2022
Epic Games ferma la vendita dei giochi in Russia
Epic Games ferma il commercio con la Russia di videogiochi in risposta all'invasione dell'Ucraina. E' quanto si legge su tweet. "Altri strumenti di comunicazione rimangono online: il mondo libero dovrebbe mantenere aperte tutte le linee di dialogo".
La Casa Bianca condanna nuova legge Russia su stampa
La Casa Bianca condanna la nuova legge russa che prevede il carcere fino a 15 anni per chi diffonde quelle che il Cremlino definisce "fake news" sul conflitto in Ucraina e sollecita un'azione continua in tutti i settori per promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali. Lo ha detto Emily Horne, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca.
Il sindaco di Mariupol: 400 mila abitanti ostaggio dei russi
Secondo il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, citato da Kyiv Independent, "la Russia nega il corridoio umanitario. La città - aggiunge - è rimasta senza acqua ed elettricità e 400.000 abitanti sono tenuti in ostaggio".
Zelensky, Musk invierà altri sistemi Starlink
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, scrive su Twitter di aver parlato con Elon Musk. "Gli sono grato per aver sostenuto l'Ucraina con parole e fatti. La prossima settimana riceveremo un altro lotto di sistemi Starlink per le città distrutte. Abbiamo discusso di possibili progetti spaziali. Ma ne parlerò dopo la guerra", aggiunge.
Blinken in Moldavia, sostegno Usa su profughi
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Moldavia per mostrare il sostegno degli Stati Uniti al Paese che sta affrontando l'ondata di rifugiati dall'Ucraina e teme che possa essere minacciato da Mosca. Negli ultimi giorni decine di migliaia di rifugiati si sono riversati in Moldavia, uno dei paesi più poveri d'Europa, mettendo a dura prova i suoi servizi sociali. Ore prima del suo arrivo, Blinken ha visitato il confine dell'Ucraina in Polonia, che ha accolto 700.000 ucraini in fuga dalla guerra.
Mastercard sospende servizi in Russia
Mastercard ha deciso di sospendere i servizi di rete in Russia. La decisione - si legge in un comunicato - deriva dalla recente azione per bloccare più istituti finanziari dalla rete di pagamento Mastercard, come richiesto dalle autorità di regolamentazione a livello globale. Con questa azione, le carte emesse dalle banche russe non saranno più supportate dalla rete Mastercard. Inoltre, qualsiasi Mastercard emessa al di fuori del paese non funzionerà presso i commercianti o gli sportelli automatici russi.
"Non prendiamo questa decisione alla leggera. Mastercard opera in Russia da oltre 25 anni. Abbiamo quasi 200 colleghi che rendono questa azienda così fondamentale per molti stakeholder", prosegue la nota.
"Per più di una settimana, il mondo ha assistito agli eventi scioccanti e devastanti risultanti dall'invasione russa dell'Ucraina. I nostri colleghi, i nostri clienti e i nostri partner sono stati colpiti in modi che la maggior parte di noi non poteva immaginare", si legge ancora nel comunicato..
"Questi sono stati e continueranno ad essere giorni molto difficili, soprattutto per i nostri dipendenti e le loro famiglie in Ucraina; per i nostri colleghi con parenti e amici della regione; per i nostri colleghi in Russia; e per il resto di noi che stiamo guardando da lontano. Mentre facciamo questo passo, ci uniamo a tanti altri nella speranza e nell'impegno per un futuro più positivo, produttivo e pacifico per tutti noi", conclude la nota.
Mosca stilerà lista Paesi che commettono 'atti ostili'
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che incarica il governo russo di stilare un elenco di paesi che commettono "azioni ostili" contro Mosca entro due giorni. Lo ha annunciato sabato il servizio stampa del Cremlino. "Il governo della Federazione Russa, entro due giorni, determinerà un elenco di Stati stranieri che commettono azioni ostili contro la Federazione Russa, le persone giuridiche e le persone fisiche russe", afferma il documento.
Visa sospenderà le operazioni in Russia
Con effetto immediato - spiega una nota - Visa collaborerà con i suoi clienti e partner in Russia per cessare tutte le transazioni Visa nei prossimi giorni. Una volta completate tutte le transazioniavviate con carte Visa emesse in Russia, non funzioneranno più al di fuori del Paese e tutte le carte Visa emesse da istituti finanziari al di fuori della Russia non funzioneranno più all'interno della Federazione Russa. "Siamo obbligati ad agire in seguito all'invasione non provocata dell'Ucraina da parte della Russia e agli eventi inaccettabili a cui abbiamo assistito", ha affermato Al Kelly, presidente e amministratore delegato di Visa. "Ci rammarichiamo per l'impatto che ciò avrà sui nostri stimati colleghi e sui clienti, partner, commercianti e titolari di carte che serviamo in Russia. Questa guerra e la continua minaccia alla pace e alla stabilità richiedono che rispondiamo in linea con i nostri valori".
Ucciso il comandante di un battaglione del Donetsk
Vladimir Zhoga, comandante del battaglione di ricognizione 'Sparta' delle forze armate del Donetsk, è stato ucciso in combattimento nel Donbass. Lo riferisce il leader dell'autoproclamata repubblica separatista filorussa, Denis Pushilin.
Shell darà profitti petrolio russo per aiuto rifugiati
La compagnia petrolifera Shell donerà i profitti di un recente acquisto di petrolio greggio russo a un fondo creato per aiutare i rifugiati ucraini. Lo ha riferito la società in una nota, citata dalla Cnn, dopo le critiche avanzate dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. "Lavoreremo con i partner e le agenzie umanitarie nei prossimi giorni e settimane per determinare dove i soldi di questo fondo saranno distribuiti nel modo migliore per alleviare le terribili conseguenze che la guerra sta avendo sul popolo ucraino”. Shell ha acquistato il petrolio con uno sconto significativo rispetto alle quotazioni di mercato e ha spiegato che doveva soddisfare ordini di acquisto precedenti all'invasione russa dell'Ucraina.
L'appello di Zelensky ai cittadini: "Andate all'offensiva"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha invitato la popolazione ad "andare all'offensiva" contro l'invasore russo nel suo ultimo messaggio video alla nazione. "Ogni spanna del nostro territorio ucraino reclamato con la protesta e con l'umiliazione delle forze occupanti è un passo verso la vittoria dell'Ucraina, è una possibilità di vita", ha detto Zelensky, "ucraini, in ogni città in cui sia enntrato il nemico, sentitelo e andate all'offensiva!".
"Quasi del tutto distrutta" Borodyanka, a 60 chilometri da Kiev
Borodyanka, cittadina 60 chilometri a Nord Ovest di Kiev, è stata "quasi completamente distrutta dai bombardamenti". Lo ha dichiarato il presidente della regione di Kiev, Oleksiy Kuleba, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda. "Non ci sono più acqua ed elettricità lì... Non c'è più Borodyanka. È quasi completamente distrutta. Il centro della città è semplicemente terribile", ha spiegato Kuleba, "Borodyanka è sotto il controllo delle truppe russe. Hanno il controllo dell'insediamento". Un attacco missilistico russo lo scorso 2 marzo ha distrutto un vasto complesso residenziale e le autorità ucraine temono che ci siano ancora persone intrappolate sotto le macerie.
Usa, sanzioni a Mosca slegate dal negoziato sul nucleare iraniano
Le sanzioni imposte dai paesi occidentali alla Russia non sono legate al negoziato sull'accordo sul programma nucleare iraniano (Jcpoa) e non dovrebbero pregiudicarne il possibile ripristino. Lo ha dichiarato un portavoce del Dipartimento di Stato, citato da Reuters.
"Le nuove sanzioni contro la Russia non sono correlate al Jcpoa e non dovrebbero avere alcun impatto sulla sua potenziale attuazione", ha detto il funzionario, "continuiamo a impegnarci con la Russia sulla questione del Jcpoa. La Russia condivide l'interesse comune che l'Iran non acquisisca mai un'arma nucleare".
Cnn, Zelensky ribadisce a Usa richiesta 'no fly zone'
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ribadito la richiesta di una 'no fly zone' sull'Ucraina in una videochiamata su Zoom con alcuni senatori statunitensi. Lo riferisce una fonte ben informata alla Cnn. Zelensky ha chiesto sanzioni ancora più dure contro la Russia, in particolare sul settore energetico, e ha chiesto più sostegno militare. Un senatore che ha preso parte alla conversazione, durata un'ora,. ha spiegato che Zelensky ha chiesto un divieto di importare petrolio russo e la chiusura dei circuiti di carte di credito come Visa e Mastercard. Il presidente ucraino, ha aggiunto il senatore, ha poi implorato gli Usa di inviare più aerei che i piloti ucraini riescano a manovrare. Gli Usa hanno escluso lo stabilimento di una 'no fly zone' sull'Ucraina in quanto costringerebbe l'aeronautica militare Usa a uno scontro diretto con quella russa.
Mosca, ancora non chiaro se negoziatore Kiev sia morto
Non è ancora chiaro se Denis Kireev, uno dei membri della delegazione ucraina al tavolo con la Russia, sia stato ucciso dai servizi segreti di Kiev perché sospettato di tradimento. Lo ha dichiarato in televisione il presidente della Commissione Esteri della Duma, Leonid Slutsky, tra i componenti della delegazione russa.
"Denis Kireev, che un tempo era un banchiere piuttosto conosciuto, è al momento, per quel che ne so, una persona di fiducia del capo della delegazione ucraina e della maggioranza parlamentare alla Verkhovna Rada, Davyd Arakhamia", ha detto Slutsky, "non ci sono ancora informazioni che confermino la sua uccisione e non escludo che presto la notizia sarà smentita".
Grossi (Aiea), ottenuto ricambio staff a Zaporizhzhia
I russi hanno concesso un ricambio del personale nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia ma "purtroppo" non ancora al sito dismesso di Chernobyl. Lo ha dichiarato il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, in conferenza stampa. "È un segnale positivo, vuol dire che ascoltano quello che diciamo", ha sottolineato Grossi, "ora serve un quadro operativo, ed è per questo che intendo recarmi in Ucraina il prima possibile". Il direttore generale dell'Aiea ha ribadito che la sua missione avrebbe una natura meramente tecnica e non politica.
I russi: nuovi negoziati "possibili" lunedì 7 marzo
Il terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina "potrebbe svolgersi già lunedì 7 marzo". Lo ha confermato uno dei membri della delegazione da Mosca, Leonid Slutsky, capo della commissione Affari internazionali della Duma di Stato. "Il terzo round può davvero svolgersi nei prossimi giorni, forse sarà lunedì 7 marzo", ha detto Slutsky durante il programma Soloviev Live. In precedenza, il leader del partito 'Servo del popolo' del presidente ucraino Zelensky, David Arakhamia, aveva annunciato il nuovo round di negoziati per il 7 marzo sempre al confine tra Bielorussia e Polonia.
Da Mosca Bennett vola a Berlino per vedere Scholz
Il premier israeliano, Naftali Bennett, è volato a Berlino per incontrare il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dopo il suo lungo colloquio al Cremlino con il presidente russo, Vladimir Putin, in cui ha proposto una mediazione nel conflitto con l'Ucraina. Lo riferiscono i media israeliani, citando il portavoce del governo e specificando che dopo la Germania Bennett tornerà in Israele.
Bennett sente Zelensky dopo l'incontro con Putin
Il premier israeliano, Naftali Bennet, ha parlato con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo il suo incontro al Cremlino con Vladimir Putin. Lo ha riferito un portavoce.
Kuleba, se Nato non attiva una no-fly zone è debole
Se la Nato non stabilisce una no fly zone sull'Ucraina è perché non è abbastanza forte: lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
Kiev, nessun progresso ma negoziati devono continuare
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha ammesso di non riuscire a vedere progressi nei colloqui di pace con la Russia ma ha sottolineato che si deve continuare a parlare. Kuleba ha incontrato al confine polacco il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. "Spero che il popolo ucraino possa vedere in questo una chiara manifestazione del fatto che abbiamo amici che ci stanno letteralmente al fianco", ha detto il capo della diplomazia di Kiev.
Kuleba, garantire la sicurezza delle centrali nucleari
La comunità internazionale deve garantire la sicurezza delle centrali nucleari in Ucraina: lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
Kuleba a Blinken, è "vitale" premere su Mosca e armarci
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, incontrnado il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha detto che se i partner di Kiev continueranno la pressione economica e politica sulla Russia e le forniture delle armi necessarie, "questo salverà molte vite".
Blinken vede Kuleba, pressione su Russia crescerà
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha avvertito che la pressione "senza precedenti" sulla Russia crescerà fino a che non porrà fine alla guerra con l'Ucraina. Blinken ha incontrato l'omologo ucraino, Dmytro Kuleba, al confine con la Polonia.
Mosca, gli Stinger possono finire in mano ai terroristi
I sistemi d'arma missilistici Stinger, che l'Occidente fornisce all'Ucraina, possono finire nelle mani di terroristi. Lo ha denunciato il ministero degli Esteri russo, come riporta Ria Novosti.
Kiev accusa i militari russi di sparare contro i manifestanti
Le autorità ucraine accusano i soldati russi di aver aperto il fuoco contro alcuni manifestanti disarmati nella città di Novopskov, nel Donbass. Lo riporta la Cnn citando il capo dell'Amministrazione della regione di Luhansk, che il Cremlino ha riconosciuto come indipendente.
"Un gruppo di persone disarmate ha tentato di fermare i (soldati, ndr) russi, ma questi gli hanno sparato contro", ha affermato Sergiy Haidai precisando che "tre persone sono rimaste ferite e sono ora in ospedale".
Nyt, Usa e alleati discutono di un'eventuale "successione" a Zelensky
Gli Usa e i loro alleati hanno avviato discussioni su come garantire la "linea di successione" in Ucraina, in caso il presidente, Volodymyr Zelensky, venisse catturato o ucciso dalle forze russe. Lo scrive il New York Times, citando "funzionari di più governi".
La preoccupazione principale è assicurarsi il permanere, in qualche forma, di un governo ucraino indipendente, anche se la Russia trovasse il modo d'installare un leader fantoccio a Kiev. Avere un leader indipendente da riconoscere, hanno spiegato i funzionari occidentali, contribuirebbe a impedire che qualsiasi governo appoggiato dal Cremlino acquisti legittimità.
La discussione sulla successione a Zelensky è generata, in parte, dal fatto che la Costituzione ucraina non è chiara sulla questione e perché lo stesso presidente in carica ha detto più volte di non voler lasciare il Paese, nonostante la minaccia alla sua incolumità e le proposte di evacuazione inviategli dagli Usa.
Kiev, il terzo round di negoziati si terrà lunedì
Il terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina si terrà lunedi' 7 marzo. Lo ha annunciato David Arakhamia, tra i membri della delegazione di Kiev e leader del partito del presidente Zelensky, 'Servo del popolo'. Lo riferiscono le agenzie russe
Bennett ha avvertito gli Usa prima di recarsi a Mosca
Il premier israeliano Naftali Bennett ha avvertito la Casa Bianca prima di recarsi a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin in merito alla guerra in Ucraina. Lo ha riferito la stampa israeliana, citando una fonte diplomatica
Domenica probabili attacchi hacker ai siti italiani
Domenica 6 marzo potrebbero esserci attacchi cyber in Italia "ai danni di enti governativi e industriali non meglio definiti". A lanciare l'allarme, da quanto apprende AGI, è il Csirt, il Computer Security Incident Response Team dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn). "Da notizie riservate si è appreso che domenica 6 marzo potrebbero essere eseguiti attacchi cyber, legati alla situazione internazionale, ai danni di enti governativi e industriali, non meglio definiti, anche nel nostro Paese", si legge.
Cavusoglu sente Lavrov e Kuleba, Ankara spinge per un incontro
Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha parlato al telefono con il collega russo Sergej Lavrov. Sempre nel pomeriggio di oggi Cavusoglu ha parlato anche con il proprio omologo ucraino Dimitry Kuleba. Due telefonate per fare un punto sugli ultimi sviluppi derivati dall'attacco russo contro l'Ucraina, ma anche indicative del fatto che Ankara spinge ancora per il dialogo tra Russia e Ucraina.
Il Cremlino ha confermato ieri sera che Lavrov prenderà parte al forum diplomatico in programma ad Antalya, località della costa turca della Turchia, il prossimo 11 marzo.
Un'occasione che il governo di Ankara vorrebbe cogliere per far sedere allo stesso tavolo i capi della diplomazia di Russia e Ucraina. Dopo la conferma della partecipazione di Lavrov si attende di capire cosa farà il ministro ucraino, che non ha confermato la propria presenza a causa dell'attacco in corso nel proprio Paese
Media Israele, Bennett è volato a Mosca da Putin
Il premier israeliano Naftali Bennett è volato in segreto a Mosca per un colloquio con il presidente russo Valdimir Putin sulla guerra in Ucraina. Lo riferiscono i media dello Stato ebraico
Mosca, ripresa l'offensiva a Mariupol
Le forze russe hanno ripreso l'offensiva a Mariupol dopo il cessate il fuoco: lo annuncia il ministero della Difesa russo aggiungendo che a impedire l'evacuazione dei civili da Mariupol e Volnovakha sono i nazionalisti ucraini, i quali hanno approfittato del cessate il fuoco per raggrupparsi e rafforzare le loro posizioni.
Il servizio stampa del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha da parte sua fatto sapere che l'uscita dei civili da queste due città attraverso corridoi umanitari non inizierà oggi.
Fmi, le autorità monetarie devono monitorare l'inflazione
La crisi ucraina sta provocando in molti paesi uno shock negativo sia per l'inflazione che per l'attività, in un contesto di già elevate pressioni sui prezzi. Le autorità monetarie dovranno monitorare attentamente il passaggio dell'aumento dei prezzi internazionali all'inflazione interna, per calibrare le risposte appropriate.
Lo dichiara il Fondo monetario internazionale, che ieri ha tenuto una riunione del Consiglio di amministrazione presieduto dalla direttrice generale Kristalina Georgieva. La politica fiscale - spiega il Fmi - dovrà sostenere le famiglie piu' vulnerabili, per contribuire a compensare l'aumento del costo della vita
Mosca, Nato usa guerra come pretesto per allargarsi
La Nato "usa il pretesto del conflitto in Ucraina per trascinare nuovi Paesi nelle sue fila". Lo ha denunciato il ministero degli Esteri russo come riporta Ria Novosti
Kiev, nuovi negoziati entro i "prossimi due giorni"
Il terzo round dei negoziati tra Russia e Ucraina si terrà "entro i prossimi due giorni". Lo ha reso noto Mikhail Podolyak, consigliere dell'ufficio del presidente ucraino, come riporta la testata ucraina Strana.ua. La dichiarazione lascia intendere un possibile slittamento dei colloqui, fino a ieri previsti entro il fine settimana.
I negoziati si terranno "nei prossimi due giorni", ha detto Podolyak, "stiamo valutando, tra le altre cose, come iniziano a funzionare i corridoi umanitari per apportarvi modifiche, se necessario, nell'ambito del processo negoziale". Podolyak ha chiarito che non sono previsti cambiamenti nella composizione della delegazione ucraina
Dall'inizio dell'attacco oltre 140 tweet da parte di Zelensky e Kuleba
Al netto della tragedia della guerra, delle vite umane perse, questi primi 10 giorni del conflitto hanno già decretato un vincitore: Twitter.
Soprattutto per l'attività frenetica del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e del suo ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba. Dall'inizio dell'attacco, il 24 febbraio, insieme hanno postato ben 141 tweet, ripartiti in modo assolutamente equibrato.
Zelensky ne ha scritti 68 (più 2 video postati) e Kuleba 73. E continuano a scrivere anche oggi, nonostante le bombe e l'avanzata dei russi. Il presidente Zelensky ha anche registrato numerosi video, in cui appare con una maglietta verde militare con la bandiera ucraina sul petto.
Nuclear terrorism requires decisive action in response. At the #UN Security Council meeting, we called for closing the sky over and launching an operation to maintain peace and security. The goal is to save hazardous facilities. The world must not watch, but help!
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 4, 2022
Putin, chi imporrà no-fly zone entrerà in guerra
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha avvertito che "l'istituzione di una no-fly zone sull'Ucraina da parte di qualsiasi Paese sara' vista da Mosca come partecipazione diretta al conflitto armato". Lo riporta l'agenzia russa, Ria Novosti.
Putin, il varo delle sanzioni è una "dichiarazione di guerra"
"Le sanzioni contro la Federazione russa equivalgono a una dichiarazione di guerra". Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, come riporta l'agenzia Ria Novosti.
Putin, abbiamo cercato di risolvere crisi pacificamente
La Russia "ha cercato di risolvere il conflitto in Ucraina in modo pacifico, bisognava concedere al Donbass di parlare russo e vivere secondo le proprie scelte e non organizzare un assedio". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, parlando a un evento dedicato all'imminente Giornata internazionale delle donne.
Il presidente ha definito "teatro dell'assurdo" la posizione dell'Occidente sull'Ucraina, dove "il bianco diventa nero e viceversa"
Sarebbe stato ucciso uno dei negoziatori ucraini sospettato di tradimento
Denis Kireyev, secondo i media ucraini tra i membri della delegazione di Kiev ai negoziati con i russi i a Gomel, sarebbe stato ucciso da uomini dell'intelligence ucraina (Sbu) mentre cercavano di arrestarlo col sospetto di alto tradimento. A riferirlo è stato il parlamentare Oleksiy Goncharenko sul suo canale Telegram. Kireyev sarebbe legato a elementi del governo dell'ex presidente filo-russo Viktor Yanukovich. Il politico sostiene che, secondo alcuni interlocutori nei circoli politici, l'intelligence aveva chiare prove del tradimento dell'uomo, tra cui conversazioni telefoniche.
JUST IN: SBU liquidated a member of the negotiating group of Ukraine Denis Kireev.
— Anonymous Operations (@AnonOpsSE) March 5, 2022
He was suspected of treason. Kireev was killed during the arrest. pic.twitter.com/hDFsYsH68L
Secondo l'Onu i profughi ucraini sono già 1,4 milioni
Sono quasi 1,4 milioni i profughi ucraini che stanno fuggendo dagli attacchi russi. Lo rende noto l'Unhcr, agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Secondo alcune stime, potrebbero oltrepassare 1,5 milioni entro la fine della settimana. A questi rifugiati si aggiungono i 96 mila abitanti delle regioni separatiste del Donbass (Donetsk e Luhansk) che sono andati in Russia.
Aeroflot annulla tutti voli all'estero dall'8 marzo
Aeroflot ha annunciato la sospensione di tutti i suoi voli internazionali dall'8 marzo. La compagnia aerea russa ha fatto sapere che continuerà a operare i voli all'interno della Federazione e manterrà anche i collegamenti con la Bielorussia.
Migliaia di profughi accolti alla stazione di Berlino
Sembra la scena di un film sulla seconda guerra mondiale. C'è una immensa folla alla stazione centrale, impossibile non notare le bandiere giallo-blu, mentre gli altoparlanti ripetono a tutto volume "cari viaggiatori dall'Ucraina, benvenuti a Berlino". Ai binari 13 e 14 arriva gran parte dei convogli in arrivo da Francoforte sull'Oder o direttamente dalla frontiera polacca con i profughi ucraini. Ad attenderli ci sono tanti cittadini "comuni" venuti per offrire ospitalità ai tanti che sono riusciti a salire sui treni con le tre-quattro cose raccolte prima di uscire di casa con il rombo delle bombe ancora nelle orecchie. Sono soprattutto donne e bambini, dato che gli uomini tra i 18 e 60 non possono lasciare il Paese. Per combattere. Poi ci sono, tra gli altri, gli studenti stranieri che risiedono in Ucraina. Ora anche molti di loro sono in fuga.
Berlin’s citizens flocked to its central station in their thousands with signs offering places to stay for Ukrainian refugees.
— Brendan May (@bmay) March 3, 2022
They shine light in the darkness. Britain fiddles quietly in the shadows. #RefugeesWelcome #StandWithUkraine #StopPutin pic.twitter.com/fCqChxLTy7
Difficile avere numeri certi. Sono migliaia quelli arrivati nei giorni scorsi con i treni diretti da Varsavia, ma sono in vertiginoso aumento: da mercoledì a giovedì si è passati da circa 5000 a 9400, stimano le autorità locali, complessivamente a Berlino si sono superati i 20 mila. Si tratta solo di una piccola parte del totale dei profughi ucraini: le stime attuale parlano di circa un milione di fuggitivi dal Paese sventrato dai tank russi, ma la cifra finale crescerà ulteriormente, se gli attacchi non si fermeranno.
Lavrov: Zelensky prende tempo perché aspetta la Nato
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sta prendendo tempo perché aspetta un intervento della Nato che risolva il conflitto con la Russia. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, sottolineando che Mosca sta ancora aspettando di sapere da Kiev luogo e data del prossimo round di negoziati, il terzo.
Secondo il ministro degli Esteri russo sono le autorità ucraine di Mariupol a impedire ai civili di lasciare la città attraverso i corridoi umanitari concordati. Il capo della diplomazia di Mosca ha fatto sapere che verificheranno le informazioni che arrivano dalla città.
Guerra #Ucraina, Lavrov: “Zelensky vuole una guerra Nato-#Russia, non la diplomazia” https://t.co/z4O29UiSgF
— Sky tg24 (@SkyTG24) March 5, 2022
La denuncia del vicesindaco di Mariupol: ci bombardano malgrado la tregua
Il bombardamento di Mariupol da parte delle forze russe continua, nonostante il cessate il fuoco temporaneo decretato. È quanto denunciato dal vice sindaco della città ucraina, Serhiy Orlov, alla Bbc. "I russi stanno continuando a bombardarci e a usare l'artiglieria. E' follia. Non c'e' nessun cessate il fuoco a Mariupol e nemmeno lungo la strada", ha sottolineato. "I nostri civili sono pronti a scappare ma non possono farlo sotto le bombe".
‼️"Questa notte i bombardamenti sono stati più intensi e ravvicinati. Ieri abbiamo raccolto neve e acqua piovana per avere un po‘ di acqua." Staff #MSF in #Mariupol#ucraina #UkraineRussianWar
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) March 5, 2022
Peskov: lavoriamo a misure di sostegno all'economia russa
La straordinaria situazione in cui si è trovata l'economia russa richiede "misure non standard e audaci". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Questa è una situazione straordinaria per l'economia. Richiede misure straordinarie, misure audaci, le misure per soddisfare al meglio i nostri interessi", ha detto Peskov in un briefing stampa. "Si stanno elaborando dei piani. Il quartier generale del governo guidato dal primo ministro sta lavorando in modo piuttosto operativo. Naturalmente, ci sono consultazioni regolari e quotidiane con il presidente. È stata prevista tutta una serie di misure", ha aggiunto.
Ankara conferma: domani colloquio Erdogan - Putin
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan avrà domani un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin. La conferma è arrivata oggi dal portavoce di Erdogan, Ibrahim Kalin, secondo il quale i due leader valuteranno la possibilità che la Turchia possa ospitare un negoziato tra Russia e Ucraina. La Turchia, ha aggiunto, farà di tutto per giungere a un cessate il fuoco. Erdogan ha insistito per assumere il ruolo di negoziatore nella crisi e negli ultimi giorni ha intensificato i contatti diplomatici per riuscire a ottenere un colloquio con Putin.
Kiev tratta per avere corridoi umanitari anche per altre città
L'Ucraina sta trattando con la Russia per ottenere l'apertura di "corridoi umanitari" come quelli che sono stati concessi a Mariupol questa mattina, anche per altre città ucraine sotto assedio. Lo ha fatto sapere il ministero dell'Interno di Kiev secondo quanto riporta la stampa internazionale.
Il Cremlino: è sbagliato dire che la "Russia è isolata"
È sbagliato, secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, dire che la Russia è isolata. "L'Unione europea e gli Usa non rappresentano tutto il mondo", ha detto riferendosi all'opposizione internazionale alla guerra che Mosca sta facendo all'Ucraina. Quanto alla decisione della Nato di non accogliere la richiesta di Volodymyr Zelensky di garantire una no-fly zone sui cieli ucraini, Peskov ha detto che "gli alleati hanno capito che non possono essere direttamente coinvolti in quello che sta succedendo in Ucraina".
#UkraineRussianWar: Mappa aggiornata, al 4 marzo 2022, della situazione in #Ucraina. pic.twitter.com/4OgU8SQUsV
— Ucrainarussianews (@Ucrainarussia) March 5, 2022
Cremlino, aperti canali dialogo con Usa
I canali di dialogo fra la Russia e gli Stati Uniti rimangono aperti: lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Rispondendo a una domanda sull'esistenza di relazioni fra i due Paesi nel contesto della "operazione militare speciale" della Russia in Ucraina, Peskov ha risposto che "Prima di tutto, alcuni canali di dialogo con gli Stati Uniti rimangono", ha detto, constatando però che, "in effetti, c'è stato un rifiuto delle relazioni, una riduzione delle relazioni economiche e l'imposizione di alcune misure restrittive da parte di un intero gruppo di paesi, quelli europei, gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone e alcuni altri", ha detto.
Usa e Germania hanno schierato nuove forze aeree in Lituania
l ministero della Difesa lituano ha fatto sapere che Germania e Stati Uniti schiereranno nuove forze di difesa aerea in Lituania.
Gazprom annuncia: invariati i flussi verso l'Europa attraverso l'Ucraina
I flussi di gas naturale in Europa attraverso l'Ucraina procedono normalmente e secondo la compagnia statale russa Gazprom riguardano lo stesso volume di 109,5 milioni di metri cubi al giorno. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale RIA.
L'Ue: Russia e Bielorussia sospese dal Consiglio Baltico
La Russia e la Bielorussia sono state sospese dal Consiglio degli Stati del Mar Baltico: lo ha annunciato l'Unione europea. La decisione, si legge in una nota dell'alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell, "fa parte della risposta dell'Unione europea e dei partner all'invasione russa dell'Ucraina e al coinvolgimento della Bielorussia in questa aggressione non provocata e ingiustificata".
Il Consiglio dei Paesi del Mar Baltico, fondato nel 1992, è un forum regionale di cooperazione tra gli 11 Stati del Mar Baltico e l'Ue, che ne fa a sua volta parte. Si tratta di Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia e Svezia. "La sospensione della Russia e della Bielorussia rimarrà in vigore fino a quando sarà possibile riprendere la cooperazione basata sul rispetto dei principi fondamentali del diritto internazionale".
La Russia è uno dei cofondatori del Consiglio e la Bielorussia è uno stato osservatore; la presidenza è attualmente detenuta dalla Norvegia, che "assicurerà il corretto adattamento del funzionamento dell'organizzazione nelle mutate circostanze".
I separatisti russi di Donetsk: conquistate 3 aree in 24 ore
I militari della Repubblica Popolare di Donetsk (DPR), con il supporto delle forze armate russe, hanno conquistato il controllo di altre tre aree popolate nel Donbas. Lo ha detto il portavoce della milizia filorussa della DPR Eduard Basurin: "Le aree popolate di Znamenivka, Sonyachne e Pryvilne sono state prese sotto controllo nelle ultime 24 ore", ha detto Basurin ai giornalisti. Il territorio della DPR, ha aggiunto, è finito sotto il fuoco 20 volte nelle ultime 24 ore, sono stati feriti 4 civili fra cui un bambino: "Nelle ultime 24 ore, il nemico ha aperto il fuoco sul nostro territorio 20 volte, usando lanciarazzi multipli BM-21 Grad, sistemi di artiglieria tubolare da 152 e 122 mm, e mortai da 120 e 82 mm. Decine di aree popolate della repubblica sono state bombardate", ha concluso Basurin.
Iniziata la tregua a Mariupol, alle 10 l'evacuazione dei civili
Il cessate il fuoco è in corso dalle 8 italiane a Mariupol, e a partire dalle 10 il sindaco avvierà l'evacuazione dei civili dalla città portuale sul Mar d'Azov. La tregua provvisoria è stata concessa questa mattina da Mosca dopo la richiesta della città sotto assedio.
ULTIMORAUCRAINA: Il ministero della Difesa russo ha annunciato la tregua per aprire corridoi umanitari:"Oggi,a partire dalle 10 del mattino ora di Mosca corridoi umanitari sono aperti per l'uscita di civili da Mariupol e Volnovakha" riferisce l'agenzia Tass #UkraineRussianWar pic.twitter.com/ROBwJcmMAF
— Tg La7 (@TgLa7) March 5, 2022
Secondo l'intelligence britannica, da ieri gli attacchi russi sono meno intensi
"Il tasso complessivo di attacchi aerei e di artiglieria russi osservato nelle ultime 24 ore è stato inferiore a quello dei giorni precedenti": la constatazione è dell'intelligence della Difesa britannica, ed è sintetizzata sul profilo Twitter dello stesso ministero. Nel messaggio si ricorda anche che "l'Ucraina continua a tenere le città chiave di Kharkiv, Chernihiv e Mariupol" e che sono stati segnalati "combattimenti di strada a Sumy": "È altamente probabile che tutte e quattro le città siano circondate dalle forze russe". Inoltre, "le forze russe stanno probabilmente avanzando sulla città portuale meridionale di Mykolaiv. C'è una possibilità realistica che alcune forze tentino di aggirare la città per dare priorità alla progressione verso Odessa".
Mosca annuncia la distruzione del deposito di missili anticarro a Zhytomyr
Le forze armate russe hanno distrutto un deposito di missili anticarro Javelin e Nlow nel sito ucraino di Zhytomyr, a est di Kiev. Lo fa sapere il ministero della Difesa russo.
ok di Mosca a una tregua per aprire corridoi umanitari a Mariupol e Volnovakha
Mosca ha dato il suo via libera a un cessate il fuoco, a partire dalle 9 locali, per aprire corridoi umanitari per i cittadini di Mariupol e Volnovakha, città sotto assedio russo.
Il sindaco di Mariupol: ci hanno assediati con attacchi spietati
La strategica città portuale di Mariupol, nell'Ucraina orientale, è "assediata" dall'esercito russo e oggetto di attacchi "spietati". Lo ha detto il sindaco, Vadim Boichenko, che ha chiesto la creazione di un corridoio umanitario. "Per il momento stiamo cercando soluzioni ai problemi umanitari e tutti i modi possibili per far uscire Mariupol dal blocco", ha aggiunto in un messaggio pubblicato sull'account Telegram dell'ufficio del sindaco di questa città di circa 450.000 abitanti, situata sul Mar d'Azov.
I russi si avvicinano alla seconda centrale nucleare del Paese
Le forze armate della Russia si stanno avvicinando alla seconda centrale nucleare più grande dell'Ucraina. Lo ha affermato l'ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, secondo la quale, "le forze russe sono ora a una trentina di chilometri, e stanno continuando ad avvicinarsi, dal secondo impianto nucleare più grande del Paese". Si tratta dell'impianto di Yuzhnoukrainsk nell'oblast di Mykolaiv, nell'Ucraina meridionale.
La Cnn: si temono bombardamenti sulle città fino alla resa
I Paesi occidentali temono che la Russia possa "bombardare le città ucraine per costringerle alla resa", provocando in questo modo un incremento notevole dei morti tra i civili. Lo riporta la Cnn che ha citato fonti di servizi di sicurezza occidentali.
Lunedì si terrà un Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla crisi umanitaria
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà di nuovo lunedì prossimo per discutere della crisi umanitaria scatenata in Ucraina dall'invasione della Russia. La convocazione d'emergenza è stata chiesta dagli Stati Uniti e dell'Albania.