Un uomo è stato arrestato e interrogato dalle autorità di Malta col sospetto di essere il 'mediatore' tra i mandanti e gli esecutori dell'omicidio della giornalista d'inchiesta Daphne Caruana Galizia. Si tratta di uno sviluppo che i media locali hanno definito "l'inizio della fine" di un caso diventato da subito di interesse internazionale: il sospettato sostiene di conoscere la 'mente' del piano volto a eliminare la scomoda reporter e, in caso di informazioni provate e utili, potrà usufruire della grazia presidenziale, subito offertagli dal premier di Malta, Joseph Muscat.
Secondo il Times of Malta, che ha messo a segno lo scoop, il sospetto intermediario è stato arrestato giovedì scorso dalla polizia maltese, in un'operazione congiunta con gli agenti dell'Interpol, ed è stato ascoltato in questi giorni dagli inquirenti che lavorano all'assassinio di Daphne Caruana Galizia, fatta saltare in aria mentre era alla guida della sua auto, il 16 ottobre 2017. Si ritiene che l'uomo sia il collegamento tra il mandante dell'omicidio e gli uomini che hanno reperito l'esplosivo e lo hanno poi materialmente fatto detonare, uccidendo la donna.
Gli inquirenti dell'arcipelago hanno fatto sapere di aver identificato "più di due" persone che avrebbero commissionato l'attentato alla giornalista 13 mesi fa, dopo che a dicembre dell'anno scorso erano stati arrestati i tre presunti esecutori materiali
Dopo la pubblicazione della notizia, Muscat è apparso davanti alla stampa per confermare di aver firmato una lettera con cui garantisce la grazia presidenziale all'uomo. Il premier ha riferito che i legali dell'arrestato avevano chiesto la grazia senza condizioni; un approccio, però, non condiviso dal capo del governo, il quale - dopo consultazioni con il procuratore generale e negoziazioni con i legali della difesa - ha offerto una "grazia condizionata" all'effettiva conferma, in tribunale, delle prove fornite dall'uomo sull'omicidio.
La grazia, ha spiegato Muscat, è valida per tutti i procedimenti penali che potrebbero riguardare l'uomo, a condizione che collabori con le autorità anche in relazione a quei casi. Muscat, che ha detto di prendersi tutta la responsabilità politica della decisione, ha invitato la stampa alla "prudenza" perché il caso non è ancora chiuso. "La polizia ha bisogno ancora di diversi giorni per parlare con questa persona, che si trova sotto protezione", ha avvertito.
Secondo il Times of Malta, la polizia ritiene che ci siano almeno uno o due altri sospetti coinvolti nell'omicidio di Caruana Galizia che non sono stati ancora portati alla luce. Oltre alla testimonianza dell'uomo arrestato, gli investigatori sperano di ricevere prove dall'analisi dell'Europol sui dispositivi che gli sono stati sequestrati.
Il premier di Malta ha comunque lasciato intendere che gli ultimi sviluppi segnano un passo avanti verso la consegna dei responsabili alla giustizia. "Se mi chiedete quanto dobbiamo ancora aspettare", ha dichiarato Muscat, "vi rispondo che non penso sia questione di mesi, ma neppure di un paio di giorni, potrebbe essere una via di mezzo".