Reduce da una visita ben organizzata e improntata alla apparente massima simpatia e cordialità in Italia, il presidente francese Emmanuel Macron è tornato a casa con un nuovo ambizioso obiettivo: ottenere dall'Unesco (che ha guarda caso sede a Parigi) il riconoscimento per la baguette, icona della francesità, lo stesso status di patrimonio dell'umanità ottenuto dalla pizza napoletana a dicembre.
Dall'Eliseo Macron si è unito all'appello dei fornai d'Oltralpe che vogliono la loro baguette, il filoncino di pane striminzito da portare con nonchalance infilato sotto 'braccio', nell'elenco delle preziosità "Patrimonio Culturale Immateriale" del mondo.
"La baguette ci è invidiata nel mondo. Dobbiamo salvaguardare la sua eccellenza e la nostra competenza (nel realizzarla, ndr), ed è per questa ragione che dovrebbe essere nella lista dell'Unesco" ha dichiarato Macron ad un'attentissima platea di interessatissimi fornai francesi ricevuti all'Eliseo.
Obiettivo che, è facile prevedere, Macron porterà a casa essendo il capo di uno Stato che ha fatto del piacere della tavola più che un'istituzione: una religione laica in grado di unire tutti.