L'Isis ha rivendicato l'attacco compiuto nella notte da un gruppo di uomini armati nel villaggio di Al Fuqaha, nel distretto di Giofra, nella Libia centrale. Lo riferisce Site, aggiungendo che l'attacco è stato rivendicato come "l'invasione della vendetta" per i territori persi in Siria. Secondo quanto riferito dai media locali, gli assalitori, arrivati dopo mezzanotte a bordo di una quindicina di mezzi, hanno assassinato, mentre dormiva a casa sua, il presidente del Consiglio locale del villaggio.
È stato ucciso un altro cittadino che in passato era tenuto in ostaggio dai combattenti ed era stato liberato da alcune milizie affiliate al governo di Tripoli. Le persone uccise sono tre, mentre una quarta è stata rapita dai miliziani jihadisti. L'assalto è durato alcune ore. La sede della Guardia municipale e alcune abitazioni di poliziotti sono state bruciate e tutta l'area è stata lasciata senza corrente elettrica. Fuqaha, circa 600 chilometri a sud-est di Tripoli, è controllata dai combattenti fedeli al generale Khalifa Haftar.
Dopo il rovesciamento e la morte di Muammar Gheddafi, 8 anni fa, l'Isis nel 2015 è riuscito a prendere il controllo di Sirte, città natale del dittatore, ma nel 2016 è stato sconfitto dalle milizie locali, con il sostegno dei raid aerei Usa. Da più di tre anni gruppi residui di miliziani operano nell'ombra.