Il 31 agosto di vent'anni fa moriva in un tragico incidente d'auto sotto il tunnel del Pont de l'Alma a Parigi, Lady Diana Spencer, insieme al suo compagno Dodi Al-Fayed. La loro Mercedes, guidata dall'autista Henri Paul, si schianta contro il tredicesimo pilastro della galleria. Al-Fayed e l'autista muoiono sul colpo. Trevor Rees-Jones, guardia del corpo di Dodi, seduto sul sedile anteriore e il solo ad avere la cintura di sicurezza allacciata, è gravemente ferito ma sopravviverà. Lady D è estratta ancora viva dalle lamiere e viene trasportata all'ospedale Pitié-Salpêtrière, dove arriva alle 2 circa. A causa delle gravi lesioni interne, viene dichiarata morta due ore più tardi.
Le rivelazioni di Lady D
Dopo 20 anni si parla ancora - e non solo in Inghilterra - della 'principessa triste' e della sua tragica morte a 36 anni. Il tempo sembra aver rimarginato alcune ferite, anche se ancora fanno clamore le rivelazioni sulla sua vita. Soprattutto quando vengono dalla sua stessa voce registrata da Peter Settelen, l'uomo che tra il 1992 e il 1993 le insegnò a parlare in pubblico, durante gli incontri a Kensington Palace. Le registrazioni sono contenute in un documentario trasmesso da Channel 4 a inizio agosto che inutilmente il fratello di lei, il conte di Spencer, ha tentato di bloccare.
Cosa ha raccontato Lady D a Settelen? Diana racconta di un matrimonio senza amore, rivelando anche dettagli della sua vita sessuale, e aggiunge che sulla relazione con Carlo pesò sempre l'ombra di Camilla Parker Bowles, oggi la moglie del principe di Galles.
Le registrazioni erano già andate in onda nel 2004 sulla televisione statunitense e avevano suscitato così tale clamore che la Bbc aveva abbandonato il progetto di diffonderle in Gran Bretagna. Ora, a 20 anni dall'incidente d'auto in un tunnel a Parigi,sono rispuntate
Diana si lascia andare a ruota libera.
Il principe Carlo credeva fosse suo diritto avere un'amante
Lady D racconta come conobbe Carlo e il fatto che lo incontrò solo 13 volte prima di sposarlo; e rivela infine che affrontò direttamente il marito nulla sua relazione con Camilla.
- DIANA: “Andai da lui e gli dissi: ‘Perché? Perche ti tieni questa donna intorno?’. Lui mi rispose: “Io mi rifiuto di essere l'unico principe del Galles che non ha mai avuto un'amante”
Particolari intimi del suo rapporto col marito
- DIANA: "Carlo faceva sesso solo ogni tre settimane, forse un’abitudine visto che vedeva anche Camilla ogni tre settimane".
La regina Elisabetta II sapeva dei suoi problemi con Carlo
- DIANA: "Andai da lei piangendo e le dissi: 'Cosa devo fare?' La regina mi rispose: ‘Non so cosa devi. Carlo è senza speranza’ e non seppe darmi altro aiuto"
La lotta contro la bulimia per fare male a "me stessa"
Lady D parla anche della sua battaglia contro la bulimia, che l’ha afflitta per molti anni, tanto che era diventata magrissima
- DIANA: “Tutti in famiglia sapevano che ero malata di bulimia e tutti davano la colpa alla bulimia per il fallimento del mio matrimonio. Ci è voluto un po’ per fargli capire che non era così. Mi sentivo rifiutata, non all'altezza. Avrei potuto diventare alcolizzata o anoressica, decisi di sfogarmi in maniera più discreta. Alla fine decisi di colpire me stessa invece che fare del male agli altri".
L'infatuazione per una delle sue guardie del corpo.
Diana racconta anche della sua infatuazione per un uomo misterioso. Il riferimento è a Barry Mannakee, un agente della squadra a protezione della Famiglia Reale, all’epoca (il 1985) sposato con due figli, che più tardi morì in un incidente di motocicletta. Lady D lascia capire di esser stata anche disposta ad abbandonare tutto per lui.
- DIANA: "Quando avevo 24 anni, mi innamorai profondamente di qualcuno che era parte di tutto questo. La Famiglia Reale sapeva, ma non c'era alcuna prova. Non avrei mai giocato con il fuoco, ma lo feci e mi bruciai. Tre settimane dopo che se ne era andato, rimase ucciso in un incidente di moto. Ed era stato la cosa più bella che avessi avuto".
Il rimpianto di William e Harry
I figli di Lady D, che nel 2007, in occasione del decennale della morte, non avevano aperto bocca, negli ultimi mesi hanno concesso diverse interviste mostrando un'attitudine diversa dal solito, più aperta e rivelatrice di dettagli anche personali. A luglio hanno svelato in un'intervista all'emittente britannica ITV particolari della loro ultima telefonata con lei, il giorno prima del fatale incidente nel tunnel dell'Alma.
Il 30 agosto 1997, William ed Harry, erano a Balmoral, nelle Highlands scozzesi, la tenuta dove la nonna, la regina Elisabetta II, trascorre le sue estati: giocavano insieme ai cugini, Peter e Zara Phillips. Non vedevano la madre, Diana, da un mese, e l'avrebbero reincontrata il giorno dopo a Londra. Fu per questo che furono così sbrigativi e frettolosi, una fretta che a vent'anni di distanza ancora li tormenta, come hanno candidamente confessato entrambi: "Se avessi saputo che era l'ultima volta che parlavo con mia madre, quante cose le avrei detto...", ha raccontato alle telecamere Harry. "E adesso guardando indietro è incredibilmente duro. Devo farci i conti per tutta la vita".
"Harry ed io eravamo assolutamente di corsa. Ovviamente se avessi saputo quel che sarebbe successo, non sarei mai stato cosi' indifferente", ha aggiunto William, che ricorda perfettamente cosa la madre gli disse, ma non ne ha rivelato i dettagli. "Parlava da Parigi", ha aggiunto Harry. "Non ricordo assolutamente quel che le dissi, ma quel che ricordo di certo e' che probabilmente rimpiangero' tutta la vita quanto sia stata breve quella telefonata".
Williams e Diana che non fu mai nonna
Non è la prima volta che il principe William parla della madre rivelando i propri sentimenti più intimi. Qualche mese fa si è sfogato sulla rivista Gq, intervistato dall'ex 'spin doctor' di Tony Blair, Alastair Campbell. Ha detto che soffre di non avere più sua madre al suo fianco a fare da nonna ai piccoli George e Charlotte: "Vorrei avere i suoi consigli, avrei voluto che conoscesse Catherine (sua moglie Kate Middleton, ndr) e che avesse visto i nostri figli crescere. Mi rende triste che non potrà farlo, che loro non la conosceranno mai".
Diana a un prete italiano: "posso sposare Dodi?"
In occasione del 20esimo anniversario della morte della ex principessa di Galles, Diana Spencer, il Mail on Sunday, come tutti i media alla ricerca spasmodica di novità per alimentare la sete inesauribile dei britannici (e non solo), sulla vita e morte di Lady D. rivela che quest'ultima aveva chiesto consiglio ad un prete di origine italiana se avesse potuto sposare il fidanzato, il musulmano Dody al Fayed. A dare la notizia, come riporta il tablid, è stato padre Frank Gelli, specificando che l'incontro è avvenuto non troppi giorni prima del tragico incidente di Parigi. Gelly, che rispose positivamente alla richiesta di Diana, era il curato della chiesa di St Mary Abbots nel quartiere londinese chic di Kensigton, vicino all'omonimo Palace dove viveva Diana.
Chiesa che nei mesi precedenti al sua morte aveva iniziato a frequentare in incognito, sedendosi nei banchi in fondo per non farsi riconoscere. La domanda venne posta da Diana mentre stava andando a fare ginnastica, passando davanti la parrocchia. "Mentre andava via, ed era al telefono con Dodi, mi chiese se mi sarebbe piaciuto celebrare le nozze", sostiene il reverendo, aggiungendo che pochi giorni prima di morire ricevette una telefonata da Diana che gli comunicava la lieta novella.