Roma - Il presidente iraniano, Hassan Rohani, ha minimizzato il caso delle "statue coperte", la polemica scoppiata per gli scatoloni dipinti di bianco con cui sono state occultate alcune statue di divinità nude durante la sua visita ai Musei Capitolini, lunedì sera.
"I giornalisti sono interessati a seguire queste cose, io non ho niente da dire", ha affermato il leader della Repubblica islamica in una conferenza stampa a conclusione della visita a Roma. "Pero'", ha aggiunto, "so che gli italiani sono un popolo molto ospitale, popolo che cerca di fare tutto per mettere a propro agio e li ringrazio".
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Rohani ha spiegato che nei colloqui con il governo italiano si è parlato di cosa "fare insieme contro il terrorismo" e per la lotta all'Isis. "L'Iran è un Paese contro il terrorismo, si adopera a tutto campo per contrastarlo e siamo pronti a collaborare con tutti i Paesi", ha assicurato.
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Quanto all'udienza in Vaticano, Rohani ha definito molto buono l'incontro con Papa Francesco: "Abbiamo parlato di questioni spirituali, religiose e di quello che gli uomini di religione possono fare in tutto il mondo. Ci siamo trovati molto vicini - ha aggiunto - sull'idea che occorra distruggere le armi di distruzione di massa e su quello che occorre fare per contrastare il terrorismo e per un mondo privo di violenza". Per il presidente iraniano, "la libertà non significa offendere il credo relgiioso altrui, questo è sbagliato e puo' aumentare le distanze nella società".
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Rohani ha parlato anche dei rapporti tesi tra Teheran e Riad, negando che il suo Paese debba chiedere scusa per l'assalto di dicembre all'ambasciata saudita. "Chi ha chiesto scuse formali non conosce l'abc della diplomazia: perchè dobbiamo chiedere scusa?", ha chiesto il leader iraniano, "sostengono i terroristi nella regione e noi dobbiamo chiedere scusa? Bombardano lo Yemen e noi dobbiamo chiedere scusa? Un innocente che parlava a favore dei diritti umani è stato ucciso e noi dobbiamo chiedere scusa? Muoiono migliaia di persone per la cattiva gestione dell'Hajj e noi dobbiamo chiedere scusa?".
Rohani ha chiesto l'aiuto della comunità internazionale per abbassare la tensione: "C'è un andirivieni tra Teheran e Riad, tutti possono dare una mano".
Il presidente iraniano ha parlato anche di immigrazione: "Capisco che in Europa ci siano problemi economici e che la questione immigrati sia difficile, ma l'Europa è potente e arrivano migliaia di migranti: noi ospitiamo 3 milioni di afghani e non facciamo rumore. Li ospitiamo e basta".
(27 gennaio 2016)