Roma - Un dialogo possibile e che puo' essere la strada per la pace. Lo storico colloquio, durato 40 minuti, tra Papa Francesco e il presidente iraniano, Hassan Rohani, ha assunto le caratteristiche di un dialogo tra due diversi fedi religiose che hanno pero', come sottolinea il comunicato finale della Santa Sede, "valori spirituali comuni".
Al termine dell'incontro, in cui si e' parlato dell'accordo sul nucleare, il capo della Repubblica islamica ha chiesto al Pontefice, "Preghi per me". "La ringrazio tanto per questa visita e spero nella pace", e' stato il saluto del capo della Chiesa cattolica al leader della teocrazia islamica: a conferma che il tema della pace, con il ruolo di stabilizzazione che l'Iran puo' giocare, sara' stato centrale dei colloqui. Francesco ha regalato a Rohani una medaglia raffigurante San Martino, mentre il presidente ha donato al pontefice un tappeto persiano realizzatoa mano nella citta' santa di Qom. Rohani e' stato il secondo presidente iraniano a varcare il portione di Bronzo dopo Mohammad Khatami, che nel 1999 du ricevuto in udienza da Giovanni Paolo II.
Raffica di accordi per 17 miliardi di euro
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Il presidente iraniano ha cominciato la giornata romana incontrando gli imprenditori italiani: uscito dalla peggiore recessione degli ultimi anni, l'Iran e' "un'economia emergente, il Paese piu' sicuro e stabile del Medio Oriente" ed e' pronto ad accogliere gli investitori italiani. "L'Italia e' un partner importante, con un ruolo molto particolare", ha continuato, "gli iraniani hanno molta fiducia nelle aziende italiane e c'e spazio perche' diano le risposte necessarie alla nostra economia". E ha invitato a guardare all'Iran "non come un mercato unico, ma come un Paese che e' al centro di un mercato molto piu' ampio" e che dunque puo' fare da 'ponte' per l'intero Medio Oriente. Per questo, il presidente ha scritto sul suo account twitter che il premier Matteo Renzi "sara' in Iran nei prossimi mesi per incrementare le relazioni economiche" tra i due Paesi. Esito della visita, una raffica di accordi tra imprese e istituzioni italiane e iraniane per un valore di circa 17 miliardi di euro.
Delrio-Akhoundi, primo incontro di cooperazione nel settore dei trasporti
Rohani vuole lanciare un'economia che crei occupazione, perche' e' convinto che questo serva a battere il terrorismo: "Se vogliamo combattere l'estremismo nel mondo, una delle strade sono lo sviluppo e l'occupazione perche' la mancanza di sviluppo crea forze per il terrorismo, la disoccupazione soldati per i terroristi".
L'Italia e' pronta a rispondere alla chiamata: "L'obiettivo e' ritornare a una posizione di leadership", ha confermato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che si e' detto "fiducioso" si possano "cogliere tutte le opportunita'". Il governo italiano lavora da tempo all'obiettivo: Renzi e' stato invitato a Teheran, e dopo le missioni nel 2015, ce n'e' gia' in programma un'altra, dall'8 al 10 febbraio.
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Con l'Iran "abbiamo riallacciato i fili interrotti, ora comincia una nuova fase con il piede giusto", ha confermato il presidente dell'Ice, Riccardo Monti. "E' un Paese che ha una grande voglia di Italia ma dobbiamo correre, perche' c'e' la fila". Ma l'Italia ha un vantaggio perche' negli ultimi anni ha svolto "un ruolo di apripista", come ha ricordato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. E proprio Gentiloni, ricordando l'impegno di Eni in Iran negli anni '50 del secolo scorso, ha aggiunto: "Enrico Mattei affermava: 'quando cominciammo le nostre attivita' in Iran eravamo dei sognatori', ora quel sogno si e' trasformato in una realta'". "Il dialogo tra le civilta' ha grande importanza per l'Iran" che "vuole avere la massima collaborazione con il mondo", a cominciare dall'Italia, "amico e primo partner", con il quale Teheran punta a "rafforzare la cooperazione" non solo economica ma anche culturale, e' il messaggio di Hesamodin Ashna, consigliere culturale del presidente iraniano.
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Oggi c'e' stato anche il primo incontro bilaterale di cooperazione nel settore dei trasporti. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha incontrato alla sede del dicastero Abbas Akhoundi, ministro iraniano delle Strade e dello Sviluppo Urbano, con le reciproche delegazioni ministeriali. Saipem ha firmato un Memorandum of Understanding per una possibile collaborazione su importanti progetti relativi a pipelines in Iran.
Domani conferenza stampa finale di Rohani, che alle 8:45 visitera' il Colosseo, accompagnato dal ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, prima di partire per Parigi, dove e' atteso all'Eliseo dal presidente francese, Francois Hollande. (AGI)
(26 gennaio 2016)