Fino a venti anni fa le suore irlandesi avevano le schiave in lavanderia
Fino a venti anni fa le suore irlandesi avevano le schiave in lavanderia

Fino a venti anni fa le suore irlandesi avevano le schiave in lavanderia

Marco Gritti
irlanda schiave suore
ARTUR WIDAK / NURPHOTO 
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La redenzione passa dal lavare gli stracci

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Le lavanderie, dichiarate illegali nel 1978, continuarono ad accogliere donne fino al 1996. L’ultima a rimanere operativa, la Gloucester Street laundry, chiuse i battenti soltanto il 25 ottobre di quell’anno. E ora un albergo rischia di cancellare l’ultima traccia di una delle pagine più buie della storia d’Irlanda.

Migliaia di donne in schiavitù

Ma oltre a non venire pagate, da queste specie di riformatori molte donne non se ne andarono mai, morendo nelle strutture. A metà anni ‘90, ad esempio, venne scoperta una fossa comune nella lavanderia di High Park, nel nord di Dublino: un cimitero improvvisato dove i corpi di 155 donne erano stati abbandonati senza una degna sepoltura. Di un terzo di loro non risulta neppure un certificato di morte.

Il rischio di cancellare la memoria storica

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