Se gli Stati Uniti non lasceranno la regione, dovranno affrontare un nuovo Vietnam in Medio Oriente. È la minaccia di Ali Akbar Velayati, consigliere della Guida suprema Ali Khamenei. "L'esperienza ha dimostrato che sono sempre stati sconfitti dai piani fatti dall'Iran e dall'asse di resistenza", ha aggiunto secondo quanto riportano le agenzie stampa iraniane.
Intanto in questi giorni è la città di Deir ez-Zor nella Siria orientale, già tra le roccaforti Isis, uno dei punti più "caldi" a seguito dell'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani.
Secondo fonti locali raccolte dall'agenzia turca Anadolu, milizie terroristiche sostenute dall'Iran stanno operando un riposizionamento tattico per evitare possibili attacchi aerei statunitensi. I movimenti sono cominciati appena dopo il raid Usa a Baghdad in cui ha perso la vita Soleimani, il 3 gennaio scorso. Le milizie iraniane nell'area di Deir ez-Zor hanno occultato le postazioni e i punti di controllo nelle cittadine di Al-Bukamal e Al-Mayadin, abbandonando le basi e disperdendo le forze tra le abitazioni civili degli insediamenti residenziali.
Al contempo, le forze americane nella zona hanno rinforzato, sempre secondo fonti citate da Anadolu, le misure di sicurezza e hanno installato nuovi checkpoint.