Quarantadue persone sono state ricoverate a Ulan Bator, in Mongolia, con sintomi di intossicazione alimentare e altre 247 hanno avuto sintomi analoghi, dopo essere state clienti di uno dei fast food di pollo fritto della catena Kfc: lo ha reso noto l'Agenzia di Ispezione Professionale Metropolitana della capitale mongola. I malesseri, risalenti alla settimana scorsa, sarebbero stati provocati da un problema al sistema idrico del ristorante che ha contribuito alla proliferazione di batteri nell'acqua utilizzata.
L'agenzia ha ritenuto responsabile delle violazioni degli standard sanitari il gruppo detentore della licenza locale, la conglomerata Tavan Bogd, che si è scusata ammettendo che il danno è da imputare a scarsi controlli di qualità interni. Kfc Mongolia si è detta "profondamente rammaricata" per l'episodio e ha dichiarato la propria disponibilità a "cooperare pienamente" con le indagini per accertare la causa dell'incidente.