Nuovi scontri tra la polizia e i manifestanti a Hong Kong, nel quartiere commerciale di Mong Kok, dove la polizia ha fatto ricorso al lancio di gas lacrimogeni per disperdere la folla. Il massiccio dispiegamento della polizia ha tuttavia impedito ai manifestanti anti-Pechino di interrompere nuovamente l'attività dell'aeroporto, uno dei più grandi al mondo, vero obiettivo della giornata di proteste.
I treni e gli autobus per l'aeroporto hanno offerto nel pomeriggio un servizio limitato per impedire l'arrivo dei manifestanti. Le autorità hanno sollecitato i passeggeri che avevano un volo di recarsi con largo anticipo al gate.
Questa mattina, inoltre, la polizia di Hong Kong era stata incaricata di controllare passaporti e biglietti alle persone dirette all'aeroporto internazionale della città, nel tentativo di impedire assembramenti di manifestanti in quello che potrebbe trasformarsi in un nuovo stress test per la rete di trasporti della città. Cosa che poi è realmente avvenuta.
La polizia ha perquisito zaini e valigie delle persone diretet verso lo scalo di Chek Lap Kok. Le forze dell'ordine non hanno fatto entrare neppure i familiari che vogliono semplicemente accogliere i parenti al terminal degli arrivi.
Già ieri sera si sono avuti altri scontri tra manifestanti e polizia, tornata a usare i gas lacrimogeni per disperdere la folla davanti alla stazione Prince Edward; la folla chiedeva la diffusione dei video filmati il 31 agosto dalle telecamere di sorveglianza sulle violenze delle forze speciali e della polizia contro i dimostranti.