In Grecia, il Paese per otto anni messo in ginocchio dall'ossessione europea del rigore, torna al governo il partito conservatore Nuova Democrazia, guidato da Kyriakos Mitsotakis: si è imposto nettamente contro il primo ministro uscente, Alex Tsipras, che proprio quei piani di salvataggio aveva diligentemente applicato.
Mitsotakis, 51 anni, che ha cavalcato l'onda delle proteste di piazza contro l'applicazione delle misure dell'ultimo programma di assistenza finanziaria, concluso lo scorso agosto, si avvia a vincere con il 40% dei voti rispetto al suo principale avversario, fermo al 28,5%. Tsipras, ex antagonista divenuto un alunno modello della Troika, costretto a gestire la peggiore crisi economica dal dopoguerra ad oggi tra austerity e riforme imposte dalla troika, ha pagato i continui aggiustamenti economici che molti hanno letto come "un tradimento". In caso si confermasse il risultato, Nuova Democrazia avrebbe una maggioranza di 167 deputati su un totale di 300 parlamentari; e per la prima volta dal 2009 la Grecia potrebbe essere governata da un partito con una chiara maggioranza in Parlamento.
In base ai primi exit poll, Nuova Democrazia ottiene oltre il 40% dei voti, tra i 155 e i 167 seggi sui 300 del Parlamento rispetto alla sinistra di Syriza, che oscilla tra il 26,5 e il 30,5% con 77-82 deputati. Al terzo posto, i socialdemocratici di Kinal, 19-22 seggi, e dietro i comunisti di KKE-NI: 16-19. L'altra sorpresa della giornata sono i neonazisti di Alba Dorada: oscillano tra l'2,8 e il 4,8 per cento e potrebbero rimanere fuori dal Parlamento per non aver raggiunto la soglia minima di ingresso (3 per cento).
Non è detto che ce la faccia neppure il partito dell'ultradestra Soluzione Greca, che ha cavalcato il malcontento per l'accordo con Skopje per il cambio di nome della Repubblica di macedonia (ora Macedonia del Nord) e che era riuscito a ottenere un seggio al Parlamento europeo. Potrebbe farcela invece la sinistra di Mera25, il Fronte Europeo di disobbedienza realista, dell'ex ministro delle Finanze, Yanis Varufakis, che oscilla tra il 3 e il 5%.
Kyriakos Mitsotakis, il leader 51enne vincitore, rappresenta la quarta generazione di una dinastia di politici ed è in qualche modo un 'predestinato'. Suo padre, Konstantinos Mitsotakis, fu primo ministro all'inizio degli anni '90; sua sorella Dora Bakoyannis, è stata la prima donna sindaco di Atene, quando la capitale ospitò le Olimpiadi nel 2004, e poi divenne ministro degli Esteri. Suo nipote Kostas Bakoyannis, il figlio di Dora, è da settembre prossimo il nuovo sindaco della capitale (eletto a fine maggio). In una prima reazione, il partito ha sottolineato che i greci hanno scelto il governo che ritengono che "possa migliorare la loro vita". "Un piano con meno tasse, nuovi e migliori posti di lavoro e sicurezza per tutti".