Lo scatto diventato virale sui social, battezzato ‘selfie con i gorilla’, non è stato costruito a tavolino ma casuale. Così racconta Mathieu Shamavu, il ranger del Parco nazionale dei Virunga, nell’est della Repubblica democratica del Congo, tre giorni dopo che la sua fotografia con dietro due gorilla in posa abbia fatto il giro del mondo.
“In realtà stavo verificando il mio cellulare quando alle mie spalle ho notato due gorilla femmine orfane, Ndakazi e Ndeze, che stavano imitando i miei movimenti e così ho scattato la foto con loro” dice Shamavu al quotidiano britannico ‘The Guardian’. Eppure tutto lasciava pensare ad un selfie a regola d'arte, con il ranger in posa che ha scattato la foto magari dopo aver atteso per ore la collaborazione dei gorilla di cui si prende cura. Le due gorilla femmine sono effettivamente posizionate in modo simile al loro 'protettore', sembrano fissare l’obiettivo certe che l’umano stesse facendo una fotografia proprio in quell’istante.
“Sappiamo che rischiamo di essere uccisi” sottolinea Shamavu, precisando che Ndazaki e Ndeze sono le prime due orfane ad essere prese in cura dall’orfanotrofio per gorilla della montagna Senkwekwe, unico luogo al mondo a fornire loro assistenza. Le due gorilla sulla foto sono rimaste orfane 12 anni fa, quando i genitori furono uccisi da bracconieri.
Je suis contant d'etre Star du moment, mais surtout d'avoir honore mon pays
— Mathieu@idjwi ma priorité (@MunguikoShamavu) 22 aprile 2019
en particulier l'CCN et le Parc DES VIRUNGA pic.twitter.com/udsQxqAnXz
Quando vivono a stretto contatto con l’uomo sin dalla più giovane età, i gorilla imparano ad imitare alla perfezione gli uomini che si prendono cura di loro e con i quali giocano diverse ore al giorno. “In termini di comportamento amano imitare qualunque cosa accada, tutto quello che facciamo” conferma Shamavu. “Noi che ci prendiamo cura dei gorilla orfani siamo parte della stessa famiglia. Sanno che siamo le loro mamme e anche i loro amici” riferisce il responsabile della struttura, Andre Bauma.
Il Parco nazionale dei Virunga, che sorge nell’instabile provincia orientale congolese del Nord Kivu, è uno degli ultimi rifugi dei gorilla di montagna in libertà oltre a quelli dei confinanti Ruanda e Uganda. I rangers operano in condizioni difficili e collaborano con le comunità locali, anch’esse nel mirino di decine di gruppi armati e banditi.
Dopo l’uccisione di una guardia forestale e il rapimento lampo di tre turisti, il parco è rimasto chiuso per mesi per riaprire lo scorso febbraio. La direzione dei Virunga spera che il selfie con i gorilla possa dare maggiore visibilità al parco – che dipende da donazioni private dei visitatori – e incoraggiare la gente a contribuire economicamente alla sua rischiosa sopravvivenza.
Il parco nazionale dei Virunga, noto in precedenza con il nome di parco nazionale di Albert, è un'area naturale protetta fondata nel 1925 come primo parco nazionale africano. Confina con il parco nazionale dei Vulcani del Ruanda e con il parco nazionale dei Monti Rwenzori in Uganda. Dal 1979 è diventato patrimonio dell'umanità dell'Unesco.