La Giordania aveva tempo fino al 26 ottobre prossimo per comunicare a Israele l'intenzione di non rinnovare i due punti dell'intesa di pace, siglata nel 1994, con cui vennero dati a in affitto Tel Aviv per 25 anni i terreni di al Baqura e al Ghamr. Il re Abdullah II, spinto anche dalla crescente pressione delle ultime settimane da parte di partiti politici, sindacati e attivisti, lo ha comunicato oggi. Quei due punti saranno stracciati, anche se Israele non sembra volersi arrendere subito all'idea e ha chiesto di aprire un nuovo negoziato.
Al Ghamr, 170 chilometri a nord della città giordana di Aqaba, e Baqura, all'estremità settentrionale della linea di confine situata nella zona del lago di Tiberiade, erano le uniche due zone ancora occupate dagli israeliani nel regno hashemita prima della firma del trattato di pace del 1994. Gli israeliani presero i due terreni dopo la guerra dei sei giorni, nel 1967.
Il trattato di pace prevede che i due territori, di pochi chilometri quadrati, siano sotto la sovranità giordana ma con il diritto di uso privato da parte di Israele, compresa la libertà illimitata di ingresso, uscita e circolazione nell'area. Le appendici all'accordo stabiliscono che la Giordania debba informare Israele dell'intenzione di non rinnovare il contratto di locazione un anno prima della scadenza del periodo di 25 anni, altrimenti è previsto un rinnovo automatico.