In Germania non si scherza con il morbillo. Jens Spahn, il giovane ministro della Sanità del governo Merkel, con la sua ultima proposta di legge ha scatenato un infinito dibattito nella Repubblica federale: non solo l’obbligo della vaccinazione dei bambini contro il morbillo, ma una multa fino a 2.500 euro per chi si rifiuta ostinatamente di sottoporvi i figli. Non solo: i renitenti, ossia i loro figli, non potranno entrare in scuola finché non si saranno messi in regola.
La nuova normativa entrerebbe in vigore a partire dal marzo 2020, come ha spiegato qualche giorno fa lo stesso Spahn alla Bild. “Le campagne e i buoni appelli non bastano a debellare la malattia”, ha spiegato il ministro. E per chiarire il concetto, ha aggiunto la ratio della super-multa: “Chi in maniera ostinata e duratura si rifiuta, nonostante numerosi inviti in questo senso, di adempiere ad un dovere, deve essere trattato diversamente da chi semplicemente se n’è dimenticato. È come nel traffico: quando si superano i limiti di velocità e si mettono in pericolo altre persone, si paga una multa”. Probabilmente, aggiunge e si augura Spahn, questa sanzione sarà applicata di rado dato che “dopo i primi appelli la maggior parte delle persone accettano il vaccino”.
Stando ad una ricerca del ministero della Sanità, l’obbligo della vaccinazione riguarderebbe circa 600 mila persone in Germania e sarà applicata in primis negli asili, nelle scuole, per chi lavora negli ospedali o negli studi medici. In particolare, secondo queste stime del governo, sono circa 361 mila i bambini di asili e scuole non sufficientemente protetti contro il morbillo, a cui andrebbero sommati circa 220 mila dipendenti di ospedali e studi medici. A quanto scrive lo Spiegel, il governo prevede di varare il progetto di legge prima della pausa estiva.
A quanto affermano le autorità sanitarie tedesche, per impedire la diffusione dei virus del morbillo è necessario un tasso di vaccinazione di oltre il 95%: ma in Germania sarebbe circa del 7% la quota di chi inizia la scuola a non essere sufficientemente protetto. Il Robert Koch Institut consiglia di vaccinare contro il morbillo i bambini entro i primi due anni due volte: la prima volta tra gli 11 e i 14 mesi, la seconda volta entro i 15 e i 23 mesi.
Dubbi costituzionali
La Spd, alleato di governo della Cdu di Frau Merkel, appoggia esplicitamente il progetto Spahn, i Verdi sono più scettici. La leader socialdemocratica, Andrea Nahles, l’ha detta così: “C’è un dovere di protezione. La libertà individuale ha i suoi limiti là, dove mette a rischio la saluta del prossimo”. La discussione, tuttavia, non manca, neanche tra le fila degli stessi partiti che appoggiano la normativa. La cosa curiosa è che pochi mettono in discussione il concetto della multa. Invece affiorano dei dubbi “costituzionali” nelle parole della ministra della Salute della Bassa Sassonia, Carola Reimann, socialdemocratica come Nahles: “L’obbligo vaccinale entra a gamba tesa nel diritto all’autodeterminazione prevista dalla Costituzione, e dunque necessita di una particolare giustificazione”.
Del tutto favorevole il presidente dell’associazione federale dei medici, Frank Ulrich Montgomery: “Se i tassi di vaccinazioni sono molto alti, certi agenti patogeni possono essere eliminati addirittura a livello mondiale”. Anche Angela Merkel ha segnalato il proprio appoggio alla legge proposta da Spahn. Ma anche lei ha voluto allargare lo sguardo ben oltre i confini della Germania: “È necessario che i progressi in campo medico-scientifico raggiungano anche i Paesi più deboli economicamente perché anche essi siano raggiunti da un vaccinazione più efficace”. E i cittadini tedeschi che dicono? Sarà un caso, ma secondo gli ultimi sondaggi in particolare tra i politici che hanno messo a segno i più significativi aumenti di popolarità ci sono Merkel e Spahn. Un sintomo, anche questo.