Il Consiglio Centrale Ebraico tedesco ha chiesto che gli immigrati di religione musulmana frequentino corsi che li educhino a rigettare l'antisemitismo, temendo un esacerbarsi del fenomeno di pari passo con l'integrazione di questa comunità. "Il problema dell'antisemitismo degli immigrati arabo-islamici deve ancora esplodere. Molte di queste persone sono state influenzate da regimi dove l'antisemitismo fa parte della ragion di Stato e allo Stato ebraico viene negato il diritto di esistere", ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio, Abraham Lehrer, al Protestant Press Service.
"Quando queste persone non dovranno più preoccuparsi solo del lavoro e della casa, questa influenza avrà un peso maggiore e questa gente esprimerà il proprio punto di vista più apertamente", ha proseguito Lehrer, "per scongiurare questo scenario, dobbiamo ritagliare corsi di integrazione più su misura per queste persone, magari sulla base del Paese di origine". "Quel che è necessario", secondo il vicepresidente dell'organizzazione, "sono ulteriori corsi di integrazione nei quali siano insegnati in maniera intensiva i valori fondamentali come la democrazia e il trattamento delle donne nella nostra società".
"Il clima attuale ricorda gli ultimi anni di Weimar"
Parlando in vista dell'ottantesimo anniversario della Notte dei Cristalli, Lehrer ha definito i tempi attuali come simili agli ultimi anni della Repubblica di Weimar, il cui crollo lasciò spazio al sorgere del nazismo. Il riferimento non è solo all'immigrazione dai paesi islamici ma anche al risorgere del neonazismo, testimoniato da manifestazioni come quelle di Chemnitz. "Siamo preoccupati dalla diffusione dell'antisemitismo", ha dichiarato, "riscontro ancora vecchi sentimenti di risentimento in linea con i principi secondo i quali gli ebrei dominano la televisione e il mondo finanziario".
Un problema sarebbe poi rappresentato dal crescente successo del partito di ultradestra Afd che, per Lehrer, "come minimo crea una piattaforma sulla quale l'antisemitismo può crescere e manifestarsi apertamento. Nella bozza del manifesto del partito, per esempio, c'è l'opposizione alla circoncisione e alla shechita (ovvero la macellazione secondo il rituale ebraico, nda). I rappresentanti più radicali come Björn Höcke relativizzano l'olocausto e sono apparentemente sostenuti da una vasta maggioranza. Afd è una sorta di catalizzatore per diversi gruppi con radici antisemite. Oltrepassa deliberatamente le barriere e contribuisce così alla normalizzazione delle attitudini antisemite".
Afd sembra essere ben conscia di queste accuse. Nelle ultime settimane il partito sta infatti espellendo alcuni dei membri più estremisti e si sta proponendo addirittura come baluardo contro l'antisemitismo musulmano, in modo da poter giustificare la propria opposizione all'immigrazione con la volontà di lottare contro l'antisemitismo. E ha suscitato di recente forti polemiche l'apertura di una sezione di Afd formata da soli ebrei.