Un ruolo di primo piano per l'Italia nella prossima Commissione europea a guida von der Leyen. A Paolo Gentiloni, uno dei due ex premier della squadra oltre al lettone Valdis Dombrovskis, la prossima presidente dell'esecutivo Ue affida un portafoglio economico di peso, mai ottenuto da Roma in passato.
Gentiloni, oltre al ruolo di arbitro dei conti dei 27, dovrà lavorare per "garantire che l'Europa aumenti la sua capacità di resistenza agli shock e la sua stabilità in caso di un'altra recessione economica", e avrà il compito di mettere a punto una proposta europea per tassare i colossi del web se non riuscisse a raggiungere un accordo in sede di G20 e di redigere "un piano anti disoccupazione" per proteggere i cittadini e ridurre la pressione sulle finanze pubbliche in occasione di choc esterni, lavorando a stretto contatto con il commissario per l'occupazione".
Ma il peso specifico del portafoglio di Gentiloni, ottenuto dall'Italia malgrado l'opposizione del blocco 'rigorista' del nord, non significa automaticamente che a Roma sarà concesso un margine di manovra più ampio sul fronte dei conti pubblici.
Al contrario, le prime reazioni di von der Leyen alla richiesta italiana di revisione del Patto di stabilità e crescita sono state nette: "Gentiloni è un ex premier con molta esperienza, conosce la materia e noi siamo europei prima di essere della nostra nazionalità in Commissione europea".
E a precisa domanda sulla possibilità di revisione delle regole chiarisce: "Abbiamo un Patto di stabilità e crescita che è stato sviluppato con un largo consenso. Vogliamo un'economia forte e un'Unione europea forte: le regole sono chiare, i limiti sono chiari e la flessibilità è chiara. All'interno di queste regole affronteremo le diverse opzioni e i diversi problemi".
Von der Leyen aggiunge che Gentiloni "dovrà collaborare moltissimo con Valdis Dombrovskis e tutte le decisioni saranno prese dal collegio dei commissari". E proprio il ruolo di Dombrovskis, che resta vicepresidente con delega all'Economia, ed è considerato il contrappeso voluto dai nordici per controbilanciare lo spostamento a sud del baricentro economico della Ue soprattutto sul rispetto delle regole di bilancio, sarà decisivo.
Von der Leyen, con un chiaro messaggio indirizzato a Roma, chiama in causa anche Roberto Gualtieri, ricorda che il nuovo ministro dell'economia italiano "viene dal Parlamento europeo, conosce perfettamente il patto di stabilita' e sa esattamente quali sono le regole che abbiamo stabilito in Europa. Gualtieri sa cosa ci aspettiamo nella prossima legge di stabilita'".
La lunga partita tra Roma e Bruxelles si aprirà ufficialmente domani. Alle 10,30 il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte sarà a Bruxelles per incontrare la futura presidente della Commissione e il tema sarà sicuramente affrontato.