L'esercito israeliano stima in almeno 17 mila i palestinesi che stanno prendendo parte alle manifestazioni di protesta lungo il confine dello stato ebraico con la striscia di Gaza. Il bilancio per ora è di 13 morti e 1.300 feriti. Tra le vittime ci sarebbero un contadino, ucciso all'alba dai colpi dell'artiglieria israeliana, e un 17enne (La Stampa). Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza.
Perché la protesta di Gaza
Migliaia di palestinesi si sono radunati vicino alla barriera di sicurezza per celebrare il "Land Day", che commemora l'espropriazione da parte del governo israeliano di terre di proprietà araba, avvenuta il 30 marzo 1976, e le successive manifestazioni in cui furono uccisi sei arabi israeliani. La manifestazione è l'inizio della cosiddetta "Marcia del ritorno", annunciata da Hamas all'inizio di questo mese e che durerà per sei settimane fino al 15 maggio, anniversario della fondazione di Israele, conosciuto come Nakba, la catastrofe, tra i palestinesi (Repubblica).
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Quest'anno, l'anniversario coincide con la vigilia della settimana di vacanze pasquali in Israele. Tra i manifestanti c'è anche l'ex premier palestinese e guida del movimento armato Hamas, Ismail Haniyeh.
Secondo l'esercito, i dimostranti si sono concentrati in 5 diverse località lungo la barriera di sicurezza, bruciando pneumatici e lanciando pietre e bombe molotov contro i soldati. I militari sostengono che non permetteranno ai manifestanti di "violare la sovranità di Israele" attraversando la barriera di sicurezza. Oggi, il ministro della Difesa israeliano, Avigdor Liberman, ha avvertito che qualsiasi palestinese di Gaza che si avvicina alla barriera di sicurezza con Israele mette a rischio la propria vita (Corriere della Sera).
"L'area militare interdetta"
Secondo i media israeliani, Liberman si trova da stamane presso il quartier generale dell'esercito per monitorare la situazione minuto per minuto. L'esercito ha dichiarato l'area intorno alla barriera di sicurezza che divide Israele dalla Striscia di Gaza "un'area militare interdetta"; e ha schierato più di cento cecchini al confine per far fronte alla manifestazione. Secondo il generale Gadi Eizenkot, capo di Stato maggiore dell'esercito israeliano, i militari sono autorizzati ad aprire il fuoco "se le vite dei cittadini israeliani saranno messe in pericolo" (SkyNewsArabia).