È il caos a Gatwick, il secondo aeroporto di Londra, bloccato da ieri sera a causa dell'avvistamento di droni nelle vicinanze delle piste. L'esercito è stato chiamato ad aiutare la polizia che ha escluso il terrorismo ma ha comunque parlato di "atto deliberato" per seminare il caos. Il direttore dello scalo, Stewart Wingate, ha fatto sapere di "non essere nella posizione di dire quando sarà sicuro riaprire".
Gli aerei in arrivo sono stati dirottati verso altri scali, compresi Parigi e Amsterdam, mentre l'aeroporto si prepara ad affrontare uno dei giorni piu' frenetici dell'anno, con quasi 3 milioni di passeggeri attesi in transito durante le vacanze di Natale e Capodanno.
Leggi anche: Chi è rimasto a terra non sarà risarcito
Lo scalo, situato alle porte di Londra, aveva in programma per oggi 760 voli per un totale di 110 mila passeggeri, in arrivo o in partenza. Il caos è cominciato in piena notte quando, intorno alle 22, è stata notata la presenza di droni, operati da remoto, nelle vicinanze della pista, droni che sono riapparsi in mattinata. Il ministro della Difesa, Gavin Williamson, ha confermato il dispiegamento delle forze armate per "aiutare" la polizia, che ne ha richiesto l'intervento, "in tutto quel che possono".
La sospensione dei voli potrebbe durare "diversi giorni", sicuramente almeno fino alle 22 di oggi: l'aeroporto ha fatto sapere che non riaprirà la pista fino a quando "non sarà sicuro farlo" e ha comunque consigliato a tutti coloro che devono imbarcarsi di controllare lo stato del proprio volo prima di recarsi in aeroporto. Easyjet ha esortato i propri passeggeri a non recarsi a Gatwick se il proprio volo e' stato cancellato. E al danno si aggiunge la beffa: l'Autorità per l'aviazione civile ha informato che le compagnie aeree non sono obbligate a pagare una compensazione a coloro che sono stati colpiti da ritardi e annullamenti perché si tratta di "una circostanza straordinaria".
La premier, Theresa May, ha espresso vicinanza ai passeggeri bloccati allo scalo, e ha difeso le norme già adottate per impedire l'uso improprio dei droni. Norme che sono diventate oggetto di polemica politica, con le critiche dei laburisti perche' non ritenute abbastanza severe.