Sarà una commissione speciale delle forze dell'ordine tedesche a indagare sul furto nella sala delle Volte verdi del Castello di Dresda. Gli inquirenti sono convinti che i ladri abbiano potuto contare su una talpa all'interno del museo. La Bild ha parlato di un bottino da "un miliardo di euro", ma le fonti ufficiali insistono nel non fornire nessuna stima. La Sassonia, di cui Dresda è la capitale, è sotto shock.
"Sono stati sottratti tesori d'arte di valore incommensurabile", ha affermato il ministro dell'Interno della Sassonia, Roland Woeller, secondo il quale "siamo di fronte ad un attentato all'identità culturale di tutti i sassoni. Faremo di tutto, non solo per riportare a casa i tesori rubati ma anche per catturare i responsabili". Nei "Gruene Gewoelbe" vengono custoditi diamanti, pietre preziose e gioielli di valore immenso, che sono stati individuati dalla banda con grande precisione: vasi o quadri sono stati lasciati sul posto.
Il furto miliardario di Dresda è solo l'ultimo dei colpi d'arte più noti
Come è avvenuto il furto
A quanto scrive la Bild, ancora prima dell'alba è stato dato alle fiamme la centralina elettrica che si trova nelle catacombe sotto la Augustusbruecke (il ponte dei Augusto), in modo da bloccare la corrente che alimenta le sale con le collezioni d'arte.
Dopodiché la banda è riuscita a penetrare nel Gruenes Gewoelbe, dove si trovano ampie parti del cosiddetto "tesoro Wettiner", attraverso le finestre all'angolo. Le forze dell'ordine ritengono anche che siano fuggite dalle stesse finestre. Il castello è stato circondato dalle forze di sicurezza e completamente blindato. La camera del "Gruenes Gewoelbe" fu fatta costruire dall'elettore sassone Augusto il Forte (1670-1733) tra il 1723 e il 1730 e oggi è stata trasformata in un museo in due sezioni. La parte storica si trova al piano terra della Residenzschloss nelle sale della collezione restaurate in modo autentico. Un piano piu' in alto, la 'Nuova Volta Verdè, ospita singoli pezzi speciali.
Teatro del furto il castello Residenzschloss di Dresda, la residenza del principe elettore sassone Augusto il Forte, e la famosa camera della "Volta verde"
Complessivamente, si tratta di 10 sale magnificamente arredate con circa 3000 gioielli o altri capolavori di oro, argento, pietre preziosi, avorio e altri materiali di grande valore. Sul posto è in azione ovviamente anche la squadra scientifica della polizia di Dresda. A detta del governatore della Sassonia, Michael Kretschmer, "non si può comprendere la storia del nostro Land senza la Volta Verde e le collezioni d'arte statali della Sassonia". Oltre al presidente sassone, si sono recati sul posto anche la ministra alla Scienza, Eva-Maria Stange, insieme al direttore delle collezioni museali statali Dirk Syndram.
La storia tormentata dei tesori di Augusto il Forte
È una storia tormentata quella della "stanza dei tesori" di Augusto il Forte. Durante la Seconda guerra mondiale il castello e parti della sala delle Volte verdi finirono ampiamente distrutte. Non solo. L'Armata Rossa sequestrò il tesoro portandolo a Mosca. Solo dopo 13 anni la collezione fu restituita. è stato all'inizio degli anni duemila che la sala fu completamente restaurata. è stata resa accessibile al pubblico a partire dal 2006.
Fortunatamente, uno dei pezzi piu' preziosi del "Gruenes Gewoelbe" attualmente è esposto al Metropolitan Museum of Art di New York: si tratta del leggendario "diamante verde", una pietra unica di 41 carati e coloritura naturale che è considerato il gioiello piu' spettacolare della mostra "Making Marvels: Science and Splendor at the Courts of Europe" nel prestigioso museo di Manhattan.