Lo spettro di un altro freddo inverno da affrontare all’addiaccio può spingere qualcuno persino a preferire il carcere. Che almeno offre un tetto, un letto, i pasti caldi ed eventuali cure mediche. Un paradosso triste di cui si è riscontrata diffusione fra gli anziani giapponesi. E che è appena diventato caso di cronaca oltralpe.
Così, un trentacinquenne francese senza fissa dimora si è accusato di un omicidio immaginario pur di essere arrestato. E’ accaduto nella cittadina di Cugnaux, vicino a Tolosa, dove è arrivata a tarda sera una telefonata alla gendarmeria locale: “Ho ammazzato un tizio...” ha detto l’uomo, aspettando l’arrivo della pattuglia in una strada del quartiere Vivier.
Agli agenti sconcertati, il clochard si è rifiutato di rivelare dove fossero la (presunta) pistola e il (presunto) cadavere. Dopo averlo messo in stato di fermo, è scattata una minuziosa, frenetica ricerca comprensiva di un giro telefonico degli ospedali in cerca della vittima.
Il processo? In primavera
Tuttavia, dopo alcune ore, i gendarmi sono riusciti solo ad appurare che avevano a che fare con un soggetto mentalmente instabile. Messo sotto torchio, alla fine ha confessato di avere completamente inventato la storia nella speranza di svernare al caldo di una prigione. Ma il senzatetto ha lucrato soltanto, per se stesso, una denuncia a piede libero con l’obbligo di trattamento sanitario in attesa del processo.
Che è stato fissato a marzo prossimo, mese che – per lui beffardamente – segna l’arrivo della primavera.