"Quello che è accaduto il primo maggio è grave e serio, è stato per me una delusione, un tradimento. Se cercano un responsabile, l'unico responsabile sono io. Sono io che ho dato fiducia a Benalla e sono io ad aver confermato la sanzione". il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, durante una riunione dei deputati di Republique en marche, rompe il lungo silenzio sull'imbarazzante vicenda della sua ex guardia del corpo Alexandre Benalla, che lo scorso 1 maggio aveva indossato illegalmente un casco e una fascia distintiva della polizia e aveva malmenato un manifestante. "Che sarebbe la Repubblica se al primo colpo di vento io dicessi, 'non sono io ma il mio collaboratore o altri uffici'? Alcuni hanno dimenticato il gollismo e la sua dignità, gli estremismi non amano lo Stato. Non consegnerò delle teste, non funziono in questo modo. Prenderò decisioni profonde di riorganizzazione delle strutture".
"Non si può essere un leader con il bel tempo e fuggire quando il tempo è difficile. Se vogliono un responsabile, è di fronte a voi, ne rispondo al popolo francese, alla gente sovrana", ha aggiunto il presidente, il cui silenzio dallo scoppio del caso Benalla è stato criticato dalle opposizioni.
Emmanuel Macron ha iniziato il suo discorso con una frase ironica: "Alexandre Benalla non ha mai tenuto i codici nucleari, Alexandre Benalla non ha mai occupato un appartamento di 300 metri quadri, Alexandre Benalla non ha mai avuto uno stipendio di 10.000 euro, Alexandre Benalla non è il mio amante". Inoltre il presidente ha commentato il lavoro della maggioranza in Parlamento: "Raramente un primo anno di mandato è stato così intenso".