Da tre giorni la maggiore città del Minnesota e sconvolta da roghi e saccheggi. A far esplodere la rabbia è stata l'uccisione di George Floyd, un nero morto soffocato sotto il ginocchio di un agente che gli schiacciava la trachea
La battaglia di Minneapolis
Auto incendiate, negozi dati alle fiamme, barricate per le strade, l'aria satura di lacrimogeni. A Minneapolis è giunta al terzo giorno la rivolta innescata dalla morte di George Floyd, un afroamericano disarmato soffocato da un poliziotto che gli aveva tenuto il ginocchio sul collo per oltre 5 minuti.
Il momento più eclatante è stato il rogo di un distretto di polizia. Alcuni dimostranti sono riusciti a sfondare i cancelli per poi dare l'assalto all'edificio, rompendo le finestre e intonando slogan.
Gli agenti hanno abbandonato il distretto, che è stato dato alle fiamme. Mentre il fuoco divampava, una folla ancora più vasta si è raccolta intorno alla struttura, come per celebrare un trionfo
Tra i numerosi esercizi attaccati, spiccano i banchi pegni, obiettivo naturale della rabbia di chi è costretto a ricorrervi. A bruciare è un simbolo di diseguaglianza
Da Minneapolis le violenze si sono estese alla città gemella di St. Paul, dove oltre 170 attività sono state danneggiate
Da Los Angeles a New York, le maggiori città degli Stati Uniti sono state teatro di proteste, risoltesi in molti casi con scontri tra manifestanti e polizia. "Black Lives Matter" e "ACAB (All Cops Are Bastards)" tra le scritte ricorrenti sui cartelloni di chi scende in piazza
Ma lo slogan simbolo della mobilitazione è "I can't breathe", "non posso respirare", le ultime disperate parole di Floyd. A scriverla sulla mascherine sono state migliaia di persone in tutto il mondo che hanno manifestato di fronte al consolato Usa della loro città, come a Milano
Più prosaiche le ragioni per cui i negozi di liquori finiscono nel mirino: il contenuto li rende più interessanti da saccheggiare e facili da bruciare. Ad accendere il furore e la violenza della polizia contro i neri ma la protesta è multirazziale