La fotografia di un bambino in lacrime dentro una gabbia, simbolo delle proteste contro la decisione di Trump di separare le famiglie senza documenti ai confini statunitensi, risale in realtà a una protesta che si è tenuta dieci giorni prima a Dallas. L’immagine, scattata il 10 giugno, è stata diffusa in una versione ritagliata, che induce chi la osserva a pensare che il bambino ritratto sia veramente tenuto dentro un recinto.
This is what happens when a government believes people are “illegal.”
— Jose Antonio Vargas (@joseiswriting) June 12, 2018
Kids in cages. pic.twitter.com/OAnvr9cl3P
Vedendo la foto originale, pubblicata insieme ad altre che risalgono alla stessa manifestazione, è possibile osservare che la recinzione è solo un’installazione simbolica, dietro alla quale degli attivisti mostrano cartelli di protesta contro le politiche sui migranti della Casa Bianca. L’ampia diffusione dell’immagine segue l’attivazione delle nuove politiche sulle frontiere voluta da Trump, che ha portato almeno duemila bambini a essere separati al confine dalle proprie famiglie, come confermato alla Cnn dal dipartimento di Sicurezza interna del Paese. In seguito alle proteste che sono giunte numerose da tutto il mondo, Donald Trump ha infine deciso di firmare un ordine esecutivo grazie al quale le famiglie non saranno più separate al confine.
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Un ritaglio ardito, e un retweet da parte del giornalista e filmaker americano Jose Antonio Vargas con la scritta “Questo è quello che succede quando un governo pensa che le persone siano illegali”, hanno contribuito a regalare all’immagine milioni di condivisioni. Ma l’immagine, erroneamente attribuita a un centro di detenzione frontaliero dell’Immigration and Customs Enforcement (Ice), agenzia federale americana responsabile dei confini e dei migranti nel Paese, risale in realtà a una manifestazione organizzata in Texas da un’organizzazione per la protezione dei diritti dei latinoamericani negli Stati Uniti.
Nella foto, la cui reale origine è stata scoperta e denunciata dal sito specializzato nell’individuare false notizie Snopes, è possibile vedere i cartelli con i quali i manifestanti chiedono al governo “smettete di separare le famiglie”. In altre immagini provenienti dallo stesso evento è possibile vedere il bambino ritratto in lacrime mentre corre e si muove liberamente.