AGI - Anche nel 2024, Igbo-Ora, cittadina della Nigeria, si è autoproclamata "capitale mondiale dei gemelli". In questi giorni ha ospitato centinaia di persone che si sono riunite nella città dello Stato più popoloso dell'Africa. Tutto per celebrare, in un festival dedicato, il tasso eccezionalmente alto di nascite multiple. Il tutto organizzando spettacoli di musica, con tanto di bande di ottoni, talent show e persino una visita reale. “Qui a Igbo-Ora non c'è quasi famiglia che non abbia dei gemelli”, ha dichiarato il re yoruba Oba Kehinde Gbadewole Olugbenle, lui stesso 'gemello'. La cultura yoruba venera i gemelli e i loro nomi di battesimo sono tradizionalmente fissi, indipendentemente dal sesso: il primogenito viene chiamato Taiwo, che significa “colui che assaggia il mondo”, mentre il secondogenito viene battezzato Kehinde, “colui che è venuto dopo”. La media mondiale dei parti gemellari è di circa 12 su 1.000, ma nell'Igbo-Ora è più vicina a 50 su 1.000, secondo studi scientifici e registri ospedalieri. Le spiegazioni per questa abbondanza di gemelli sono diverse. Molti locali la attribuiscono alla dieta, in particolare alla zuppa di foglie di gombo o ilasa, preparata con igname e amala (farina di manioca). Gli esperti di fertilità - e molti locali - sono scettici, sostenendo che non esiste un legame provato tra la dieta e l'alto tasso di nascite di gemelli. Alcuni scienziati stanno esaminando i fattori genetici, ma anche il modo in cui il particolare status culturale dei gemelli potrebbe indurli a trovare un partner che provenga anch'esso da una famiglia di gemelli, al fine di aumentare le probabilità di partorire gemelli. (Foto: Adekunle Ajayi/Afp).