AGI - Il Covid non ha fermato in India i festeggiamenti per il Kumbh Mela, una delle più importanti celebrazioni induiste che si svolge ogni tre anni a rotazione tra le quatto città sante, attirando decine di milioni di pellegrini. Quest'anno ha preso il via da giovedì a Haridwar, nello Stato settentrionale dell'Uttarakhand, ma con carovane di fedeli da tutto il Paese che hanno iniziato ad arrivare già nei giorni precedenti e nelle prossime settimane sono attesi milioni di fedeli.
La festività di Kumbh Mela, tradotto come "Festa dei vasi", puo' durare anche diversi mesi e gli assembramenti e le abluzioni di massa nel Gange potrebbero causare un'impennata dei contagi in un Paese già fortemente colpito dal Covid. Nel 2019 ad Allahabad aveva attirato 55 milioni di fedeli in 48 giorni.
Durante la ricorrenza, i fedeli partecipano alle preghiere e lavano i loro peccati nelle sacre acque del fiume Gange che scorre non distante da Haridwar, città di poco piu' di 220mila abitanti ai piedi della catena montuosa dell'Himalaya. Secondo il mito, in alcuni giorni particolari l'acqua del fiume si trasforma in "amrita", o nettare dell'immortalità.
Le misure anti Covid hanno potuto solo limitare lo svolgimento di una festività così sentita dagli induisti e che dal 2017 è riconosciuta anche dall'Unesco. La posticipazione da gennaio ad aprile, la riduzione della durata da tre mesi e mezzo a un mese e il divieto di bagnarsi nelle acque sacre non hanno scoraggiato i pellegrini che, in molti casi, hanno deciso di disattendere le indicazioni del governo Le giornate più intense del Kumbh Mela richiamano anche 5 milioni di persone anche se quest'anno i numeri potrebbero essere piu' contenuti.