Roma - Le macroregioni possono essere la soluzione giusta per superare la contemporanea crisi degli Stati nazione e dell'attuale modello di Unione Europea. Lo ha sottolineato Lucio Battistotti, ex rappresentante della Commissione Europea in Italia, oggi tornato alla Direzione Generale per l'impiego di Bruxelles, durante un convengo dedicato all'Eusair, la macroregione adriatico-ionica che comprende Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Montenegro, Albania e Grecia. L'iniziativa, alla quale erano presenti gli ambasciatori in Italia degli altri Paesi Eusair, era inserita nel programma del Festival della Diplomazia, tra i cui primi sostenitori vi fu proprio Battistotti, che ha ricordato la cena nella quale Giorgio Bartolomucci, segretario generale del comitato promotore della manifestazione, gli parlò per la prima volta della sua idea per chiedergli un sostegno da parte comunitaria. Se l'Eusair è un progetto ancora agli inizi, Battistotti ha citato come esempio da seguire la macroregione scandinava, che "ha progetti gia' operativi".
"Non si può ignorare la crisi della rappresentanza Ue e il peggioramento della percezione della Ue da parte dei cittadini, che devono potersi rendere conto del valore aggiunto che offre", ha sottolineato il funzionario europeo, "una macroregione consente a entità diverse di collaborare per un fine comune a livello di enti locali". Se la Ue viene percepita come una burocrazia scollegata dai cittadini, quindi, sono le istituzioni vicine ai cittadini, come i comuni e le province, quelle in grado di lanciare iniziative di integrazione in grado di superare questo scollamento. "E' bello vedere come, se i governi fanno fatica a collaborare, i popoli riescono a lavorare assieme su un problema, imparando inoltre a conoscersi", ha proseguito Battistotti spiegando che, quando si parla di macroregione, "si parla di un'area funzionale più che di un'area amministrativa, il che comporta sia svantaggi, come la mancanza di strutture, che vantaggi, come la possibilità di creare sinergie in settori del tutto nuovi, tutti da aprire".
Un concetto fluido e non chiuso: una nazione può appartenere a più macroregioni, come è il caso della Slovenia, appartenente inoltre a quella alpina e a quella danubiana. "Se riusciremo, potremmo vincere una piccola grande battaglia", ha chiosato lo storico Franco Cardini, la cui lezione ha aperto il convegno. (AGI)