(AGI) - Roma, 6 mag. - Il 95% dei 220 miliardi di euro prestati alla Grecia dall'inizio della crisi finanziaria sono stati assorbiti dalle banche dell'Eurozona e solo il 5% e' finito nelle casse statali di Atene. E' quanto emerge da uno studio dell'European School of Management and Technology (Esmt) di Berlino, rilanciato da 'Handesblatt'.
"L'Europa e il Fondo Monetario Internazionale negli anni scorsi hanno salvato soprattutto le banche europee e altri creditori privati", ha dichiarato Jorg Rocholl, direttore dell'Esmt, al quotidiano teutonico. Gli economisti che hanno partecipato allo studio, hanno esaminato singolarmente ogni prestito per stabilire dove sia finito il denaro e hanno concluso che solo 9,7 miliardi di euro sono stati messi a bilancio dal governo greco a beneficio dei cittadini laddove 86,9 miliardi di euro sono stati utilizzati per rimborsare vecchi debiti, 52,3 miliardi per il pagamento degli interessi e 37,3 miliardi per la ricapitalizzazione delle banche elleniche.
"E' un qualcosa che tutti sospettavano ma che pochi sapevano davvero. Ora uno studio lo conferma: per sei anni l'Europa ha tentato invano di porre fine alla crisi in Grecia attraverso ui prestiti e chiedendo riforme e misure sempre piu' dure", sottolinea 'Handesblatt', "del fallimento, come ovvio, e' maggiormente responsabile la pianificazione dei programmi di salvataggio che il governo greco". (AGI)
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