Leader europeisti cercasi. Per lavorare con Macron
Leader europeisti cercasi. Per lavorare con Macron

Leader europeisti cercasi. Per lavorare con Macron

di Francesca Venturi
Sylvie Goulard (Afp)
Sylvie Goulard (Afp)
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La stoccata a Matteo Renzi

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Il riferimento e' diretto, in particolare, all'ex premier italiano e segretario del Pd, Matteo Renzi, che pure ha fatto a Macron una netta apertura di credito. C'è chi dà la Goulard per prossimo ministro degli Esteri, o addirittura in arrivo a Matignon come primo ministro, ma lei si schermisce, limitandosi a rispondere "non so" quando le si chiede se la prossima settimana sarà ancora presente come europarlamentare a Strasburgo, alla sessione plenaria che comincia lunedì 15.
Sylvie Goulard (Afp)
Sylvie Goulard (Afp)

Chi è Sylvie Goulard

L'intervista

"Siamo sempre contenti se ci sono persone che hanno voglia di essere europeiste e avere il coraggio di fare le riforme a casa. E Renzi ha fatto il Jobs Act. Ma bisogna anche smettere di dare sempre la colpa a Bruxelles e Berlino e soprattutto si deve essere pronti a fare un lavoro di squadra. Se queste condizioni saranno riunite, come spero, sarà favoloso lavorare insieme. Ma Renzi non è il primo ministro e voglio rispettare il governo italiano, anche se Emmanuel Macron sarà lieto di discutere con lui: non vogliamo certo entrare nel dibattito politico fra governo e partiti. Bisogna vedere se in Italia ci sarà un movimento davvero europeista con il coraggio, come Macron, di pagare un prezzo per l'Europa. In passato certi italiani l'hanno fatto: io ho lavorato con Romano Prodi quando ha deciso la tassa per entrare nell'Euro, e ricordo Mario Monti quando ha fatto le riforme per salvare l'Italia e l'euro, di cui gli siamo grati, per non parlare di Giuliano Amato o Giorgio Napolitano, sempre europeisti, né di Mario Draghi. C'è una tradizione europeista in Italia. Emmanuel Macron ha scelto di andare al di là dei partiti per mettere l'Europa in primo piano, ed ha ottenuto una netta vittoria contro i partiti che volevano distruggere l'Euro o uscire dall'Unione europea: non voglio però entrare nel merito di chi farà questo in Italia".
Sylvie Goulard (Afp)
Sylvie Goulard (Afp)

  1. L'esponente centrista Francois Bayrou, tenace sostenitore di Macron con l'handicap però di essere un volto già noto
  2. Il segretario del movimento En marche! durante la campagna elettorale, Richard Ferrand
  3. Il sindaco di Lione, Gerard Collomb, socialista che ha sostenuto la candidatura dell'ex ministro dell'Economia di Hollande
  4. Il ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian, anche lui socialista.
  5. Il radicale di sinistra Jean-Louis Borloo
  6. L'economista già collaboratore di Jacques Delors, Pascal Lamy
  7. Il sindaco di Le Havre, Edouard Philippe, repubblicano che ha appoggiato Macron ed è sostenuto da un uomo di peso come Alain Juppè
  8. L'ex ministro gollista con de Villepin e Fillon, Xavier Bertrand
  9. L'ex ministro dell'Economia di Chirac, Thierry Breton, anch'egli gollista
  1. L'evergreen Segolene Royal, prima donna nel 2007 ad andare al ballottaggio alle presidenziali contro Sarkozy
  2. L'attuale presidente del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde
  3. L'eurodeputata centrista Sylvie Goulard, schieratasi fin dall'inizio al fianco di Macron.
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